L'epidermolisi bollosa (DEB), conosciuta anche come malattia dei ‘’bambini farfalla’’ rappresenta una serie di rare condizioni ereditarie che colpiscono la pelle e le mucose, con varie differenze genetiche e sintomatiche. Colpisce il tessuto connettivo della pelle e delle unghie e deriva da mutazioni nel gene COL7A1. Questo gene codifica il collagene di tipo VII (COL7), una proteina essenziale che aiuta a rafforzare e stabilizzare gli strati esterni e centrali della pelle. Quando COL7A1 è carente, gli strati cutanei possono separarsi, causando vesciche e ferite dolorose e debilitanti. La DEB si presenta di solito alla nascita e si divide in due tipi principali a seconda del modello di ereditarietà: epidermolisi bollosa distrofica recessiva (RDEB) ed epidermolisi bollosa distrofica dominante (DDEB).
L'epidermolisi bollosa è caratterizzata da vesciche cicatrizzanti, scarsa guarigione delle ferite e dolore.
Sono definiti quattro tipi di DEB, in base al livello di scollatura tissutale e di formazione delle bolle:
Tutti i tipi e sottotipi si manifestano con vescicole dolorose e le lesioni possono causare squilibri di liquidi e perdita di proteine, possono infettarsi e le infezioni possono diventare sistemiche. Inoltre, il coinvolgimento delle mucose può causare malnutrizione e difficoltà di accrescimento, problemi respiratori e genitourinari.
La natura ampia della malattia ha anche un impatto sulla qualità di vita dei pazienti, sui bisogni non soddisfatti e sulle strategie di trattamento. Non esiste una cura per l'epidermolisi bollosa ed è necessario un trattamento a vita; la gestione di questa patologia si concentra principalmente sulla prevenzione delle vesciche, cura, riduzione del dolore e riconoscimento e gestione precoce delle complicanze extracutanee.
Spesso la gestione del trattamento è multidiscipilinare e prevede il supporto ai pazienti e ai caregiver.
Recentemente, dopo numerose sperimentazioni cliniche e studi di ricerca sono state approvate due terapie topiche : una genica che prevede il trasferimento di una copia funzionale del gene COL7A1 nei cheratinociti prelevati dal paziente, i quali vengono poi trapiantati nel paziente sotto forma di ‘fogli’ di cellule geneticamente corrette. In questo caso l’azione non è topica, ma prevede la sostituzione della pelle lesionata. (approvazione FDA)
Una seconda terapia (approvata anche da EMA , in Europa e AIFA in Italia) consiste in un gel cicatrizzante (farmaco) formato da corteccia di betulla essiccata/estratto di triterpeni, estratto di betulla e olio di girasole. Il principio attivo principale è la betulina. L'estratto di triterpeni è coinvolto nella modulazione dell'infiammazione e della differenziazione dei cheratinociti nel processo di guarigione delle ferite.
In entrambi i casi i risultati hanno dimostrato efficacia di trattamento relativamente alla riduzione del tempo delle ferite e della gestione del dolore.
I terpeni, molto utilizzati anche nei prodotti cosmetici, appartengono alla più grande classe di metaboliti secondari, il prodotto delle resezioni enzimatiche dei metaboliti primari come aminoacidi, zuccheri e vitamine. Sono sostanzialmente composti da cinque unità di isoprene di carbonio che possono presentarsi in migliaia di combinazioni differenti, noti per le proprietà antiossidanti, vasoprotettive, antinfiammatorie e antiaggreganti piastriniche. I triterpeni presenti nell'echinacea e dotati di attività immunostimolante, antiossidante, antisettica ed antinfiammatoria.
Sperimentalmente è stato dimostrato che i triterpeni presenti nell'estratto di corteccia di betulla (Betulae cortex) aumentano la differenziazione dei cheratinociti (in vitro) e accelerano la guarigione delle ferite (ex vivo).
Ricerca scientifica farmacologica e cosmetologica sono sempre più vicine per l’ottimizzazione di soluzioni efficaci anche nelle più rare manifestazioni dermatologiche. Protezione e trattamento della cute sono all’attenzione di scienziati e tracciano l’evoluzione di studi trasversali per esplorare sempre meglio l’universo cute e la chimica che fa bene alla dermatologia.
References
1.MEDScape Education: Navigating the Management of Epidermolysis Bullosa: A Case-Based Discussion on How to Integrate Novel Therapies Into Clinical Practice
2. Debra International. What is EB? Accessed April 1, 2022. https://www.debra-international.org/what-is-eb
3.. Has C, et al. Consensus reclassification of inherited epidermolysis bullosa and other disorders with skin fragility. Br J Dermatol. 2020;183:614-627
4.FDA News Release. May 19, 2023. https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-first-topical-gene-therapy-treatment-woundspatients-dystrophic-epidermolysis-bullosa