Con la pubblicazione del Regolamento UE 2024/996 sono stati resi noti i limiti d’utilizzo di alcune sostanze, in aggiunta all’elenco già presente negli allegati del Regolamento del 2009/1223. In particolare le nuove regolamentazioni riguardano i seguenti punti in elenco:
Nel suo parere dell'ottobre 2022, il Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS) ha confermato che l'esposizione complessiva dei consumatori alla vitamina A potrebbe superare il limite massimo stabilito dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), sebbene il contributo dei cosmetici sia inferiore rispetto ad altre fonti.
Inolte, SCCS ha individuato limiti massimi di sicurezza per l’uso della vitamina A nei prodotti cosmetici. Di conseguenza, la Commissione Europea li ha recepiti nella nuova bozza di regolamento. Le restrizioni riguardano le seguenti forme di vitamina A: retinolo, retinil acetato e retinil palmitato.
Secondo il progetto di regolamento, tali sostanze potranno essere utilizzate fino a una concentrazione massima dello 0,05% di equivalente del retinolo (RE) nella lozione per il corpo e fino allo 0,3% di RE in altri cosmetici. L’etichetta di tali prodotti dovrà includere anche la dicitura “Contiene vitamina A. Tenere presente l’assunzione giornaliera complessiva prima di farne uso”.
Ulteriori limitazioni nell'Allegato V per i conservanti Triclocarban e Triclosan:
Al di là dei limiti imposti dalla legge, è importante individuare la fonte delle sostanze limitate.
Per quanto riguarda il 4-metilbenzilidene canfora, Triclosan e triclocarban, oltre che alfa arbutina, retinolo e acido Kojico, non vi sono dubbi che la fonte di queste sostanze nei cosmetici sia limitata all’utilizzo volontario. Diversamente, per le sostanze di origine naturale come arbutina, genisteina, daidzeina non è scontato che vengano aggiunte intenzionalmente, ma possano derivare da estratti presenti nei prodotti cosmetici.
Genisteina e daizeina sono isoflavoni classicamente presenti nella soja. La struttura chimica di queste sostanze è molto simile agli estrogeni naturali e pertanto sono considerate interferenti endocrini. Le loro proprietà sono alla base degli integratori per contrastare i sintomi della menopausa a base di soja, trifoglio rosso e altre piante con le stesse caratteristiche. L’arbutina (o beta-arbutina) è presente in natura nell’Arbutus Unedo, nell’Uva Ursina e nei mirtilli rossi, gelso, pere, grano caffè e tè.
In conclusione, sembra che l’orientamento europeo sia rivolto ad un miglior profilo di sicurezza dei prodotti, con una particolare attenzione per le sostanze naturali che sono sempre state considerate sicure, ma possono nascondere insidie dovute ai costituenti.
I costituenti chimici, infatti, sono numerosi nelle sostanze di origine vegetale e possono annoverare, tra le altre, sostanze irritanti, sensibilizzanti, allergizzanti e così via.
Per chi formula cosmetici e ne esegue la valutazione di sicurezza oggi è dirimente conoscere il profilo dei costituenti chimici dei vegetali per poter prevenire meglio reazioni collaterali ai danni dei consumatori e per poter effettivamente creare prodotti conformi alle normative vigenti.
A cura di Barbara Catozzi