Scienza cosmetica
Dermocosmesi
02/09/2024

Come ripristinare la barriera idrolipidica compromessa

La barriera idrolipidica è un elemento prezioso che ha il compito di mantenere la pelle idratata prevenendo la perdita di umidità e proteggendola dalle aggressioni esterne e dai batteri. Come mantenerla in salute? E come riconoscere quando è danneggiata?

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La barriera è costituita da cellule cutanee collegate da lipidi e contiene agenti idratanti naturali, acidi grassi e ceramidi, elementi essenziali per la salute della pelle.

Nello strato più esterno dell’epidermide si trovano le cellule morte in cui è presente il film idrolipidico che comprende il mantello acido protettivo. Inoltre, si individuano i lipidi che sono responsabili del mantenimento della permeabilità di barriera, prevenendo l'intrusione di batteri e di virus attraverso la superficie della pelle.

Nella struttura della barriera la presenza del film idrolipidico è fondamentale in quanto è un'emulsione di acqua e lipidi che copre la superficie della pelle ed agisce come un'ulteriore barriera contro le tossine. Il film idrolipidico è composto da sebo, sudore, sostanze idrofile e lipidi. Il sebo consente alla pelle di trattenere la sua acqua, preservandone così l'idratazione e l'elasticità.

Quando la pelle è sana, gli strati dell'epidermide la proteggono dalle aggressioni esterne.
 Quando le sue condizioni sono però compromesse, la sua capacità di agire come barriera risulta danneggiata.

Gli elementi che concorrono a creare instabilità e secchezza cutanea sono soprattutto gli sbalzi di temperatura ed i raggi UV, ma anche i lavaggi troppo frequenti con acqua troppo calda possono provocare la secchezza cutanea: danneggiano la permeabilità di barriera e provocano svariate reazioni della pelle. Inoltre, una dieta non equilibrata, uno scarso o inesistente esercizio fisico, lo stress, la mancanza di sonno, il fumo, la disidratazione ed alcuni farmaci sono tutti fattori che possono influire sull’eudermia e la fisiologia della cute e, quindi, sulla sua capacità di agire come barriera protettiva.


Quali sono i segni prevalenti di una barriera danneggiata ?

Secchezza, desquamazione, prurito e sensibilità sono indice di alterazione della barriera cutanea. Il primo passo per riparare la barriera è analizzare la routine della pelle e sradicare qualsiasi causa che potrebbe aggiungere stress non necessario a una barriera cutanea intollerante.

Gli accorgimenti da adottare quando si ha a che fare con una barriera compromessa sono:

  1. Mantenere il pH, prestando attenzione ai livelli di pH di alcuni prodotti. Bisogna evitare saponi in panetti altamente alcalini e detergenti contenenti alti livelli di SLS o SLES che possono essere più irritanti. Per una barriera gravemente compromessa, meglio optare per un detergente cremoso e delicato che contenga glicerina o acido ialuronico o ceramidi.
  2. Evitare un'esfoliazione eccessiva con acidi o scrub che porterebbero maggiore irritazione. Si può esfoliare il viso scegliendo esfolianti enzimatici come l'estratto di zucca, bromelina e papaina che lavorano in modo delicato senza danneggiare la pelle.
  3. Controllare le etichette per eventuali fragranze aggiunte: fragranze e oli essenziali possono agire come potenziali irritanti.
  4. Regolare la temperatura dell’acqua scegliendo acqua tiepida.
  5. Proteggere bene la pelle da sole con protezione solare e indumenti protettivi.

La barriera danneggiata, può essere inoltre rafforzata usando cosmetici contenenti sostanze funzionali come:

  1. Vitamina B3 che aumenta la produzione di ceramidi, stimola anche la produzione delle principali proteine della barriera cutanea, protegge la superficie cutanea dall'infiammazione e promuove l'immunità cutanea generale.
  2. Vitamina B12, una super vitamina che riduce il rossore e ripara la pelle danneggiata e infiammata riducendo prurito, secchezza, irritazione, rossore e screpolature.
  3. Acido ialuronico (HA) svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell'idratazione, della turgidità, della struttura e dell'integrità della pelle. Aiuta a regolare l'equilibrio idrico, a supportare la guarigione delle ferite e a facilitare il trasporto dei nutrienti all'interno del derma.
  4. Ceramidi aumentano l'idratazione, riducono i danni ambientali e calmano la pelle irritata per ripristinare e rafforzare la barriera protettiva.
  5. Prebiotici e postbiotici che aiutano a bilanciare i batteri buoni e cattivi.
  6. Idratanti associati ad agenti occlusivi difendono e rigenerano la barriera naturale, prevenendo la perdita di acqua (nota come TEWL: Trans Epidermal Water Loss), che è fondamentale per un buon risultato di guarigione della barriera.

Infine, non bisogna dimenticare l’aiuto che può fornire un’ alimentazione sana: il consumo di una dieta ricca di antiossidanti, vitamine e acidi grassi essenziali può supportare la salute della pelle e riparare la barriera cutanea dall'interno. Non dimentichiamo mai di includere nella dieta cibi come frutta, verdura, noci e pesce.


 A cura di Mara Alvaro

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