Medicina e ricerca
Scienza cosmetica
19/07/2024

Nanomateriali nei prodotti cosmetici: focus solari

Nanomateriali nel settore cosmetico: quali proprietà e vantaggi per le prestazioni dei prodotti cosmetici e quali, invece, le preoccupazioni nel loro utilizzo.

24.07 nanomateriali

I nanomateriali rappresentano una delle innovazioni più promettenti e discusse nel settore cosmetico.

Grazie alle loro dimensioni estremamente ridotte, che vanno da 1 a 100 nanometri, i nanomateriali possiedono proprietà uniche che possono migliorare significativamente le prestazioni dei prodotti cosmetici.

Tuttavia, il loro utilizzo solleva anche preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l'impatto ambientale. Questo articolo esplora i benefici, le applicazioni, e le problematiche associate all'uso dei nanomateriali nei prodotti cosmetici.



I nanomateriali offrono numerosi vantaggi che spaziano dalla migliore efficacia alla capacità di veicolare principi attivi in modo più efficiente.

In particolare:

  1.  Miglior Assorbimento e Penetrazione: grazie alle loro dimensioni minuscole, i nanomateriali possono penetrare più facilmente nella pelle, permettendo un assorbimento più rapido e profondo dei principi attivi. Questo è particolarmente utile per prodotti anti-invecchiamento e trattamenti specifici.
  2. Rilascio Controllato: i nanomateriali possono essere progettati per rilasciare i principi attivi in modo controllato nel tempo, migliorando la durata e l'efficacia dei trattamenti.
  3. Protezione UV: le nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono ampiamente utilizzate nei filtri solari per la loro capacità di fornire una protezione UV superiore senza lasciare residui bianchi sulla pelle.
  4. Stabilità e Durata: i nanomateriali possono migliorare la stabilità dei cosmetici, prevenendo la degradazione dei principi attivi e prolungando la durata di conservazione dei prodotti.

Nonostante i numerosi benefici, l'uso di nanomateriali nei cosmetici solleva preoccupazioni significative riguardanti la sicurezza e la salute umana.

Riguardo la penetrazione cutanea da tempo si dibatte sulla capacità dei nanomateriali di penetrare negli strati più profondi della pelle e potenzialmente entrare nel sistema circolatorio. Questo potrebbe avere effetti sconosciuti e potenzialmente dannosi.

In merito alle reazioni allergiche, alcuni nanomateriali potrebbero causare reazioni allergiche o irritazioni cutanee, specialmente in individui con pelle sensibile.

Emergono preoccupazioni anche riguardo l’impatto ambientale: i nanomateriali infatti, possono essere rilasciati nell'ambiente attraverso lo smaltimento dei prodotti cosmetici, con potenziali effetti negativi sugli ecosistemi acquatici e terrestri.

Infine, riguardo la regolamentazione, che varia notevolmente tra i diversi Paesi, rendendo difficile garantire standard di sicurezza uniformi a livello globale.


Un esempio pratico: i nanomateriali nei prodotti solari

L'uso dei nanomateriali nei prodotti solari rappresenta un'importante evoluzione nel campo della protezione dai raggi ultravioletti (UV). Le nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono al centro di questa innovazione, grazie alla loro capacità di fornire una protezione solare superiore senza i difetti estetici dei filtri solari tradizionali.

In particolare, queste nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono molto efficaci nel bloccare sia i raggi UV-A che UV-B. Questi materiali agiscono come una barriera fisica che riflette e disperde i raggi UV, riducendo il rischio di scottature e danni alla pelle.

Vantaggi:

  • A differenza delle particelle più grandi, le nanoparticelle sono trasparenti sulla pelle. Questo risolve un problema comune con i filtri solari tradizionali, che spesso lasciano un residuo bianco visibile e poco estetico detto effetto fantasmino.
  • Stabilità Chimica: le nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono chimicamente stabili e non degradano facilmente alla luce del sole. Questo significa che mantengono la loro efficacia protettiva più a lungo rispetto ad alcuni filtri solari chimici.
  • Compatibilità con la Pelle Sensibile: I filtri solari contenenti nanoparticelle tendono ad essere meno irritanti per la pelle rispetto ai filtri chimici, rendendoli una scelta ideale per le persone con pelle sensibile o allergie cutanee.

Gli svantaggi sono quelli che abbiamo valutato in precedenza, comuni a tutti i nanomateriali per uso cosmetico.


Il caso del Titanio Biossido

Il titanio biossido, uno dei due filtri minerali più utilizzati, come abbiamo già detto può essere utilizzato in forma nano.

Il titanio biossido nei cosmetici viene menzionato in due allegati del Regolamento 1223: quello dell’elenco dei filtri ammessi con la concentrazione massima del 25% e quello dei coloranti, infatti è anche molto utilizzato per le sue proprietà nel make up.

Sia in forma ponderale che nano esso è soggetto ad alcune restrizioni nei cosmetici per questioni di sicurezza (cancerogeno per inalazione). Ecco quali restrizioni:

  1. Non si può utilizzare nelle forme che possono essere inalate:
    a) Prodotti per il viso in polvere libera
    b) Prodotti spray per capelli
    c) Altri prodotti

  2. Concentrazione massima nella preparazione pronta all'uso (prodotti cosmetici finiti)
    a) 25%
    b) 1,4% per i consumatori generali e 1,1% per uso professionale

  3. Altro
    a)Solo nella forma pigmentaria
    b) Da non utilizzare in applicazioni che possono comportare l'esposizione dei polmoni dell'utente finale per inalazione


A cura di Barbara Catozzi

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