I nanomateriali rappresentano una delle innovazioni più promettenti e discusse nel settore cosmetico.
Grazie alle loro dimensioni estremamente ridotte, che vanno da 1 a 100 nanometri, i nanomateriali possiedono proprietà uniche che possono migliorare significativamente le prestazioni dei prodotti cosmetici.
Tuttavia, il loro utilizzo solleva anche preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l'impatto ambientale. Questo articolo esplora i benefici, le applicazioni, e le problematiche associate all'uso dei nanomateriali nei prodotti cosmetici.
I nanomateriali offrono numerosi vantaggi che spaziano dalla migliore efficacia alla capacità di veicolare principi attivi in modo più efficiente.
In particolare:
Nonostante i numerosi benefici, l'uso di nanomateriali nei cosmetici solleva preoccupazioni significative riguardanti la sicurezza e la salute umana.
Riguardo la penetrazione cutanea da tempo si dibatte sulla capacità dei nanomateriali di penetrare negli strati più profondi della pelle e potenzialmente entrare nel sistema circolatorio. Questo potrebbe avere effetti sconosciuti e potenzialmente dannosi.
In merito alle reazioni allergiche, alcuni nanomateriali potrebbero causare reazioni allergiche o irritazioni cutanee, specialmente in individui con pelle sensibile.
Emergono preoccupazioni anche riguardo l’impatto ambientale: i nanomateriali infatti, possono essere rilasciati nell'ambiente attraverso lo smaltimento dei prodotti cosmetici, con potenziali effetti negativi sugli ecosistemi acquatici e terrestri.
Infine, riguardo la regolamentazione, che varia notevolmente tra i diversi Paesi, rendendo difficile garantire standard di sicurezza uniformi a livello globale.
Un esempio pratico: i nanomateriali nei prodotti solari
L'uso dei nanomateriali nei prodotti solari rappresenta un'importante evoluzione nel campo della protezione dai raggi ultravioletti (UV). Le nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono al centro di questa innovazione, grazie alla loro capacità di fornire una protezione solare superiore senza i difetti estetici dei filtri solari tradizionali.
In particolare, queste nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio sono molto efficaci nel bloccare sia i raggi UV-A che UV-B. Questi materiali agiscono come una barriera fisica che riflette e disperde i raggi UV, riducendo il rischio di scottature e danni alla pelle.
Vantaggi:
Gli svantaggi sono quelli che abbiamo valutato in precedenza, comuni a tutti i nanomateriali per uso cosmetico.
Il caso del Titanio Biossido
Il titanio biossido, uno dei due filtri minerali più utilizzati, come abbiamo già detto può essere utilizzato in forma nano.
Il titanio biossido nei cosmetici viene menzionato in due allegati del Regolamento 1223: quello dell’elenco dei filtri ammessi con la concentrazione massima del 25% e quello dei coloranti, infatti è anche molto utilizzato per le sue proprietà nel make up.
Sia in forma ponderale che nano esso è soggetto ad alcune restrizioni nei cosmetici per questioni di sicurezza (cancerogeno per inalazione). Ecco quali restrizioni:
A cura di Barbara Catozzi