Le ultime rilevazioni del Centro studi di Cosmetica Italia ci riportano lo stato dell’arte del consumo dei prodotti cosmetici maschili. Crescita trasversale per i saponi, schiume e gel da barba che, con il 41% del totale a valore della categoria, si assestano sui 58 milioni di euro (+4,1%), e dei prodotti dopobarba con un +2,1%. Andamento positivo anche per le creme per il trattamento che registrano a fine 2023 un valore dei consumi prossimo a 47 milioni di euro.
Nel 2023 le abitudini di consumo maschili, accelerate dall’effetto della pandemia sulle specifiche esigenze del consumatore di cosmetici, segnalano un’attenzione in calo verso i prodotti classici e confermano lo spostamento su nuove tipologie ad alte prestazioni, come le lozioni tonificanti e le creme multifunzione rivolte al mercato maschile e dedicate alla cura della barba, oltre che la sovrapposizione di consumo di prodotti non specificatamente studiati per un’utenza maschile.
Primo canale per peso a valore è la grande distribuzione che, con 92 milioni di euro, registra una crescita di quasi 3,8 punti percentuali; segue la profumeria con una performance del +7% e un valore di quasi 41 milioni di euro. Ultimo canale di scelta per i prodotti maschili, con un volume di poco inferiore ai 9 milioni di euro, la farmacia che registra una crescita del 3,2%.
Questa analisi ci riferisce anche uno spaccato socio-culturale importante: gli uomini hanno capito che bisogna prendersi cura della propria pelle e del proprio aspetto. Si tratta di una (ri)conquista se pensiamo che nell’antichità gli uomini si truccavano, si depilavano, si profumavano e si ungevano la pelle per mantenerla in buono stato. E facevano anche uso della parrucca per camuffare la calvizie: il re Luigi XIII ne era un utilizzatore convinto perché pensava che la sua immagine pubblica ne potesse avere un beneficio . Un’usanza che fino alla fine della rivoluzione francese contagiò magistrati, ecclesiastici, finanzieri, mercanti, medici. Ci auguriamo, quindi, che si ripristino le abitudini antiche e che la cosmetica esca definitivamente dai confini dell’universo femminile, perché fa bene e fa star meglio tutti!