Le patologie ungueali, possono essere causate da patologie sistemiche, dermatologiche, invecchiamento o microtraumi quotidiani che ne inficiano molto spesso la qualità fisiologica e vanno trattate in modo specifico, a seconda dell’eziologia.
In particolare, se le anomalie sono presenti su tutte le unghie si tratta verosimilmente di una causa sistemica (ischemia periferica, chemioterapia, iperpiressia) o di una patologia dermatologica (dermatite da contatto, perionissi..); se presenti su un solo dito possono essere riferibili a trauma (manicure aggressiva, onicotillomania) o ad un’infezione localizzata. Alcune evidenze specifiche come le Linee di Beau (solchi trasversali rispetto alla superficie della lamina ungueale) sono segno di interruzione della proliferazione della matrice (microtraumi ripetuti) o conseguenza di assunzione di farmaci antiblastici per chemioterapia o anche di malattie reumatologiche e cardiache.
Anonichia (assenza di lamina ungueale): congenita o acquisita (soprattutto negli psoriaci), può essere accompagnata da cromonichia (variazione del colore naturale dell’unghia).
Coilonichia (unghie ricurve o “a vetrino d’orologio’’): spesso questa situazione è strettamente associata a problemi gravi, come disturbi a carico dei polmoni e scompenso cardiaco.
Onicocriptosi (unghia incarnita): la lamina ungueale si spinge sempre più in profondità, provocando infiammazione e dolore.
Onicodistrofia: indica genericamente un’alterazione della crescita della forma dell’unghia, causata da ridotto afflusso ematico alla matrice oppure da una carenza nutrizionale, o semplicemente dal fisiologico invecchiamento cutaneo.
Onicofagia: non è una patologia ma la conseguenza di un disturbo compulsivo che induce la persona a rosicchiare le lamine ungueali e ciò può danneggiare tutta l’unghia e provocare anche infezioni batteriche a causa della macerazione indotta dalla saliva.
Onicogrifosi (unghia ad artiglio): unghie ipertrofiche, lunghe e ricurve, tipiche degli anziani, associata a deviazioni ossee.
Onicolisi: distacco della lamina ungueale dovuta a infezioni, psoriasi, microtraumi o assunzione di farmaci antiblastici.
Onicomicosi: infezione della regione ungueale mediata da miceti che presenta una lamina ispessita o distaccata con colore diverso dal normale.
Onicoressi: striature e fissurazioni longitudinali più o meno profonde, di normale riscontro nelle persone anziane che presentano spesso la lamina assottigliata.
Onicoschilzia lamellina: fragilità ungueale, molto diffusa e spesso segno di carenze vitaminiche (Ae B6) o di carenze di calcio. Questa condizione è presente più spesso in età avanzata sulla base di carenze nutrizionali, disidratazione, contatto con sostanze irritanti, microtraumi o utilizzo di prodotti per le unghie, di solito smalti e solventi, di scarsa qualità.
Associate alle patologie e agli inestetismi si osservano anche alterazioni del colore che possono essere così classificate:
Leuconichia (macchie bianche sulla lamina): piccoli ammassi di cheratina (diffusa su tutta la lamina o punctata, punteggiata a piccole macchie o striata, piccole striature biancastre).
Unghie a macchia rossa: spesso presenti in pazienti psoriaci, come conseguenza di infiammazione articolare sottostante.
Unghie a macchie gialle: dovute a cause comportamentali (utilizzo di smalti di scarsa qualità, fumo) oppure a problematiche respiratorie come bronchite o sinusite cronica.
Unghie a macchie scure (melanonichia): potrebbero essere sintomatiche di ematoma subungueale conseguente a trauma oppure di nevo o addirittura di melanoma o di infezione da Aspergillus niger.
Unghie a macchie verdi o blu: quasi sempre dovute a infezione da Pseudomonas Aeruginosa (un batterio che digerisce la cheratina della lamina e produce una sostanza verdastra). Le macchie blu si manifestano in caso di difficoltà circolatorie e di ossigeno e sono tipiche dei pazienti con scompensi respiratori o cardiaci.
Le unghie vanno innanzitutto protette, evitando l’eccessiva umidità e riducendo i lavori domestici al minimo, utilizzando sempre due paia di guanti: di cotone sulla pelle, di gomma sopra. Le mani vanno lavate con detergente a pH neutro, al massimo 4 volte al giorno, applicando poi sulle unghie un dermocosmetico che eviti un’eccessiva disidratazione, per cicli di 3-4 mesi.
I prodotti per uso topico sono liquidi, emulsioni o gel che hanno la funzione di nutrire e contrastare la fragilità ungueale. Le emulsioni nutrono l’unghia e forniscono una ‘’barriera idrofoba’’ in grado di proteggere la pelle da stress chimico-fisici esterni, nutrire e contrastare la fragilità cutanea, grazie alla presenza di lipidi simili a quelli dello strato corneo. Le emulsioni vanno applicate 2 volte al giorno mentre i gel, che induriscono la lamina, 1 volta al giorno. I principali ingredienti di queste forme cosmetiche sono: colesterolo, tocoferolo acetato, pantenolo, glicerina, fosfolipidi, glicosfingolipidi, lecitina, acido linoleico (omega 3 e omega 6), urea, glicerina.
Per patologie e inestetismi che si riferiscono ad un problema sistemico possono essere consigliati anche integratori alimentari a supporto, 1 o 2 v./die a base di aminoacidi 8l-metionina, L-cisteina, acido glutammico, cistina, Metilsulfometano, oli (olio di soia o germe di grano), vitamine liposolubili (ß carotene, tocoferoli), vitamine idrosolubili (biotina, acido pantotenico), sali minerali (calcio, zinco, rame, zolfo, ferro). Da tenere presente che gli integratori non agiscono direttamente sulla crescita o sulla ricostruzione dell’unghia ma coadiuvano gli altri trattamenti sia di tipo farmacologico che dermocosmetico.