Comunicazione
12/03/2024

Trattare la cute che invecchia: i neologismi che cambiano la percezione.

Inseguire la giovinezza è sempre stato un desiderio di tutti. Da qualche anno, però, il concetto di invecchiamento cutaneo ha subito un’evoluzione e socialmente si tende a considerarlo con positività. E questo anche grazie ad un cambiamento nella terminologia di claim e nella comunicazione.

invecchiamento

Tutti desiderano far apparire la propria pelle luminosa, tonica e senza segni del tempo perché spesso questo corrisponde anche ad un aumento della fiducia in sé stessi. Il 92% delle persone afferma, infatti, che l'aspetto della propria pelle è importante per il proprio benessere generale e il 74% dei giovani adulti sente la "pressione" affinché la propria pelle abbia un aspetto curato.

Cosmetici e chirurgia estetica viaggiano sugli stessi binari puntando ad offrire trattamenti che combattano i segni dell’età.

L'invecchiamento, però, non andrebbe vissuto come una patologia o una minaccia incombente. Non è necessario essere perfetti, ma è necessario dare valore e unicità a sé stessi.

Si parla, di age e skin positivity in un movement pro ageing globale che mira a sensibilizzare donne e uomini sull’accettazione consapevole e responsabile del passare del tempo, esortando ad arrivarci coniugando, proattivamente, cura e disciplina nel proprio stile di vita.

È del 2022 la nascita di Stop Age Anxiety di Openstreams Foundation, un'organizzazione senza scopo di lucro che ha dato vita ad un’iniziativa progettata per mettere alla prova il modo in cui pensiamo e percepiamo l’invecchiamento e per elevare il dibattito sull’età, favorendo la consapevolezza verso un invecchiamento sano e migliorando l'esperienza umana e la bellezza di invecchiare nella società di oggi. "Si prevede che il numero di persone di età pari o superiore a 80 anni raggiungerà i 426 milioni entro il 2050" afferma Lan Vu, CEO di BEAUTYSTREAMS e promotrice dell’iniziativa .

Brand e marchi famosi si sono già mossi verso una comunicazione cosmetica diversa, divulgando e promuovendo l’invecchiamento cutaneo come una fase positiva, sana e inclusiva di evoluzione della persona.

Cambia anche la terminologia di claim e comunicazione: non si vedono più prodotti esclusivamente con la dicitura anti aging, ma prodotti che menzionano termini come “pro-aging”, “age-defy”, “slow-age” puntando alla prevenzione, alla cura, al trattamento costante del viso e del corpo in direzione well aging, skin longevity, age perfect, age defense.

Il pro aging o well aging consiste, però, non solo nel trattamento quotidiano del viso, ma vuole abbracciare un trattamento di benessere globale mirato, che si identifica in una relazione ottimale tra corpo e mente.

Già, perché il tono muscolare, la degradazione delle fibre di collagene ed elastina, il rilassamento cutaneo e la formazione delle rughe devono essere prevenute anche con l’assunzione di integratori, con un’alimentazione ricca di antiossidanti, con l’attività sportiva assidua, con la meditazione, con un approccio e uno stile di vita corretto.

Dal punto di vista cosmetico, questa tendenza è caratterizzata da ricerca e applicazione di ingredienti funzionali che vanno oltre la comune azione prettamente antiradicalica: per formulazioni sempre più performanti si indaga e si utilizzano ingredienti multifunzione e multitarget, con attività riferite ai neurorecettori, a fattori che afferiscono all’ambito dell’epigenetica. Particolare attenzione anche alle biotecnologie che, in tal senso, permettono soluzioni che ne amplificano l’efficacia. Ormai imprescindibile la necessità di promuovere la sostenibilità ambientale, il riciclo e la cosmetica pulita, donando al prodotto, contestualmente, sensorialità che incontra il desiderio della persona tramite fragranza e texture.

In poche parole: alle tendenze sociali e ai neologismi si associa la ricerca scientifica che cerca soluzioni sempre più in linea con i bisogni emergenti delle persone.

Oggi, far uso di cosmetici nella fase della vita in cui la nostra cute appare più bisognosa di attenzioni non significa solo applicare un prodotto sul viso per detergere o idratare ma il gesto quotidiano restituisce a se stessi la consapevolezza di voler mantenere il proprio benessere anche a livello psicologicoPerché vedersi curati è uguale a sentirsi meglio e quindi, quasi come un sillogismo, accompagnarsi e accettarsi in modo positivo nel tempo che passa.

Avere in mano un vasetto senza l’alert antiage fa la differenza!

Fonti:

www.aestheticmed.co.uk

https://www.cosmeticsdesign-asia.com

https://beautystreams.com/2022/07/07/stop-age-anxiety/


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