Semaglutide, antidiabetico analogo del GLP-1 (GLP-1a), ha ritardato la progressione della malattia renale cronica nelle persone con diabete, riducendo del 24% il rischio di morte
I risultati di un ampio studio hanno rivelato che le donne con ipertiroidismo presentavano un rischio significativamente inferiore di sviluppare tumori ginecologici
I dati indicano un'associazione tra l'uso quotidiano della cannabis e un aumento significativo del rischio di infarto miocardico, ictus e un esito composito di malattie cardiovascolari
La sinusite è collegata a un aumento del 40% del rischio di una successiva diagnosi di malattia reumatica, in particolare nei 5-10 anni precedenti l'inizio dei sintomi
Il rapporto del World Economic Forum punta a quantificare le conseguenze del cambiamento climatico sulla salute, sia in termini di mortalità che di costi per la sanità
Secondo uno studio pubblicato su BMJ Nutrition Prevention & Health la dieta a prevalenza vegetariana è collegata a una probabilità inferiore del 39% di essere infettati da SARS-CoV-2
Rispetto alle donne che avevano iniziato il ciclo mestruale all’età di 13 anni, un menarca precoce si associa a un rischio maggiore di diabete di tipo 2 più avanti nella vita
Un buon controllo pressorio preserva le funzioni cognitive e riduce il rischio di demenza, ricordando che l’ipertensione è complicanza comune in gravidanza
I ricercatori hanno tentato di creare disinformazione sulle sigarette elettroniche e sui vaccini utilizzando strumenti di intelligenza artificiale generativa per la creazione di testo, immagini e video
Da informazioni sulla salute e sui nuclei familiari i ricercatori hanno individuato fattori collegati a un rischio maggiore della malattia secondo uno studio pubblicato su RMD Open
Un articolo di revisione dell’American Heart Association, pubblicato su Circulation evidenzia prove che associano procedure invasive alla successiva comparsa dell’infezione
L'attività fisica mattutina e quella pomeridiana si associano a ridotte probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 (DM2), mentre non si osserva alcuna associazione statisticamente significativa tra esercizio serale e rischio di DM2. Ecco quanto conclude su Diabetologia uno studio firmato da Caiwei Tian dell'Università di Harvard a Cambridge, Massachusetts, e colleghi, che hanno cercato di quantificare la relazione tra attività fisica mattutina, pomeridiana o serale e rischio di diabete di tipo 2.
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