La valutazione della sicurezza viene effettuata sulla base della linea guida dello Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS), chiamata Notes of Guidance XII edizione, come ultima versione. Nello specifico, vengono tenuti in considerazione:
Sulla base di queste informazioni si effettua un calcolo della quantità di ingrediente che può raggiungere il torrente circolatorio attraversando la barriera cutanea in mg per Kg di peso, parametrato su una persona di 60 kg medi al giorno.
Questo valore viene rapportato ad un parametro tossicologico, la "no observed adverse effect level" (NOAEL ), cioè la quantità di sostanza che non procura alcun effetto sull’organismo.
Secondo il Reg. UE 2009/1223 possono effettuare valutazione di sicurezza dei prodotti persone in possesso di qualifiche formali ottenute in seguito a studi universitari teorici e pratici in campo farmaceutico, tossicologico, medico o discipline analoghe riconosciute dai singoli stati membri. In Italia sono ammissibili le facoltà di farmacia, chimica, biologia in genere seguite da studi specifici in campo tossicologico.
Secondo l’articolo 3 del Reg UE 2009/1223 la sicurezza di un prodotto è garantita, oltre al calcolo di cui sopra per ciascun ingrediente, anche dagli aspetti formali che devono essere valutati in fase di redazione del Product Information File (PIF):
a) presentazione, conforme al Reg. claim (di cui si è discusso in un precedente articolo);
b) etichettatura,
c) istruzioni per l’uso e l’eliminazione,
d) qualsiasi altra indicazione o informazione da parte della persona responsabile definita dall’articolo 4 comprese le eventuali avvertenze obbligatorie.
Sono obbligatori la microbiologia per ogni lotto e, per i prodotti conservati, il challenge test. È altresì obbligatorio tenere i test a dimostrazione dei claim vantati dal prodotto. Ad es. se un prodotto è destinato a pelli sensibili è necessario far effettuare un patch test su pelli sensibili. Allo stesso modo per poter vantare il claim Nickel tested bisogna aver effettuato il test per il dosaggio del nickel. Tutte le analisi devono essere effettuate da laboratori conformi alle buone pratiche di laboratorio. Altri test caldamente consigliati ma non obbligatori sono in generale il patch test ed i metalli pesanti.
Qualora la persona responsabile dell’immissione in commercio dei prodotti non corrisponda al produttore è bene che la persona responsabile tenga a disposizione le analisi effettuate sui suoi prodotti ed il Cosmetic Product Safety Report (CPSR) parte B che è una parte del PIF che attesta che il prodotto è stato valutato sicuro.
Una valutazione di sicurezza ben fatta tiene conto di tutte le vie pertinenti di esposizione. Pertanto, per i prodotti labbra andrà effettuata una valutazione dermica, ma anche una per eventuale ingestione. Per i prodotti destinati agli occhi (e le mucose in generale) andrà valutata con particolare cura oltre l’esposizione dermica, l’eventuale irritazione oculare per ciascun ingrediente. Per prodotti in spray è necessario effettuare una valutazione, oltre che dermica, inalatoria.
La valutazione di sicurezza determina anche l’eventuale scadenza e il Period after Opening (PAO) del prodotto, il modo d’uso e le concentrazioni degli ingredienti in formula oltre che tutti gli aspetti formali da seguire per l’immissione corretta sul mercato.
A cura di Barbara Catozzi