"Il taglio alle prescrizioni è un percorso che riflette un'errata programmazione che ora si cerca di scaricare sulle spalle dei medici, in particolare i medici di medicina generale. Il cittadino ha il sacrosanto diritto di ricevere le cure di cui necessita, senza essere ostacolato da tagli indiscriminati alle prescrizioni mediche. Limitare la possibilità di richiedere esami e consulenze non solo compromette la salute dei cittadini, ma mina anche la fiducia nel sistema sanitario nazionale". Così Angelo Testa, presidente nazionale Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami), in una nota interviene nuovamente sul decreto liste d’attesa in cui si paventa un taglio del 20% delle prescrizioni mediche.
"Un provvedimento che può diventare una toppa peggiore del buco - avverte Testa - e il persistere in questa direzione porterà a consegnare di fatto il sistema sanitario al privato, mettendo a serio rischio la qualità dell'assistenza medica e lasciando una moltitudine di pazienti in balia di se stessi".