Per la prima volta, uno studio ha rilevato la presenza di microplastiche nei fluidi follicolari ovarici di donne che si sottopongono a Procreazione Medicalmente Assistita.
La ricerca 'First evidence of microplastics in human ovarian follicular fluid: an emerging threat to female fertility', visibile in preprint sulla piattaforma medxriv e già sottomessa ad una importante rivista internazionale, vede come capofila del gruppo di ricerca Luigi Montano, UroAndrologo Asl Salerno e past president della Società Italiana della Riproduzione Umana, in collaborazione con Università di Salerno, Federico II di Napoli, Università di Catania, Centro di Ricerche Gentile dii Gragnano e Centro Hera di Catania.
Lo studio non solo ha rilevato la presenza di nano e microplastiche (diametro medio di 4.48 micron), evidenziando una correlazione fra la concentrazione di microplastiche e alcuni parametri collegati alla funzione ovarica. Questo ultimo aspetto mette alla luce gli effetti negativi sull'apparato riproduttivo femminile.
Il tema sarà al centro del 7° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) che, dal 11 al 13 aprile a Bari, vede a confronto, i maggiori esperti nazionali e internazionali nel campo della cura dell’infertilità.
“L’infertilità in Italia è un problema diffuso che riguarda quasi una coppia fertile su cinque - dichiara Paola Piomboni, Presidente SIRU - e proprio il percorso della coppia infertile sarà al centro del dibattito e del confronto congressuale, con particolare riferimento all’importanza dell’approccio multidisciplinare. A tal fine la SIRU ha recentemente pubblicato le linee guida per il trattamento della coppia infertile su cui potranno essere definiti finalmente i percorsi diagnostici e terapeutici sulla base di evidenze scientifiche (PDTA). Discuteremo, tra i vari temi, di prevenzione dell’infertilità e dei progetti di educazione sulla tutela della salute riproduttiva che stiamo portando nelle scuole, degli aspetti più innovativi nella gestione della coppia infertile come l’applicazione dell’intelligenza artificiale, nonché dell’impatto psicologico e delle difficoltà nella comunicazione”.
“Le microplastice non solo hanno un effetto diretto di danno sulla funzione ovarica attraverso diversi meccanismi, in primis lo stress ossidativo, ma fanno anche da cavallo di troia ad altre sostanze notoriamente tossiche, come metalli pesanti, ftalati, bisfenoli, diossine, policlorobifenili e secondo recenti studi, anche veicolo di virus, batteri e protozoi. Si tratta di sostanze che penetrano in profondità nel nostro organismo e che vengono introdotte nell’organismo con l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo e anche attraverso la pelle con i cosmetici ad esempio” commenta il Dottor Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL di Salerno, Coordinatore del progetto di ricerca EcoFoodFertility, nonchè Past President della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU). “In conclusione, questa scoperta rappresenta una conferma di quanto la contaminazione della plastica sia da considerare un’emergenza da affrontare nell’immediato e che il ritrovamento di microplastiche nel liquido follicolare che è a diretto contatto con i gameti femminili rappresenta di per sé una minaccia significativa all’integrità del nostro patrimonio genetico che viene trasmesso alle future generazioni”.
Altro tema al centro dei lavori congressuali sarà il rinvio dell’entrata in vigore dei Livelli Essenziali di Assistenza per le cure di riproduzione medicalmente assistita inizialmente prevista per il 1° gennaio 2024, rimandata al 1° di aprile e ad oggi posticipata ulteriormente al 1° gennaio 2025. Complessivamente, un ritardo pari a un intero anno che provoca, oltre a una grandissima delusione e senso di abbandono, un vero e proprio danno alle coppie in attesa di poter accedere ai percorsi riproduttivi assistiti con i LEA: peggioreranno le patologie che causano l’infertilità delle stesse e aumenterà l’invecchiamento, il principale nemico della fertilità. Molte coppie addirittura si troveranno costrette a rinunciare al proprio progetto di genitorialità.
Tra i temi più innovativi del Congresso di Bari, una sessione pre-congress interamente dedicata all’intelligenza artificiale, alla realtà virtuale e alle possibili applicazioni, anche nella formazione del personale medico e biologo.
Si affronteranno, inoltre, temi legati alla prevenzione dell’infertilità, dalla nutrizione alla sessualità e fino agli aspetti legati all’ambiente e allo stile di vita, con un’attenzione particolare ai progetti in collaborazione con la Scuola di educazione sanitaria e salute riproduttiva, fino al diritto dell’accesso alla cura.
Verranno discussi gli aspetti più innovativi nella gestione della coppia infertile, mentre una sessione sarà completamente dedicata alla discussione sulla diagnosi genetica preimpianto e più in particolare alla gestione dei casi difficili.
Ampio spazio verrà dato anche ai risvolti psicologici e alle difficoltà di comunicazione che spesso accompagnano il cammino verso la genitorialità.