Continuano a susseguirsi gli episodi di violenza verso gli operatori sanitari. Ultimo, sottolinea un comunicato Fimmg, quello del 23 sera ai danni di un operatore dell’Elisoccorso appena arrivato in Pronto Soccorso a Foggia, prima spintonato e poi colpito da una testata al volto dal congiunto della paziente trasportata dall’Elisoccorso in codice rosso, che gli ha causato una prognosi di 25 gg.
Nello stesso episodio sono stati coinvolti un altro Medico del Pronto Soccorso, una Infermiera e 2 Operatori Socio-Sanitari con prognosi variabile tra i 2 e i 5 gg.
“Esprimo a nome della FIMMG settore Emergenza sanitaria la vicinanza al collega dell’Elisoccorso, agli altri Sanitari coinvolti nell’ultima efferata aggressione in ordine di tempo” - dichiara Francesco Marino Segretario Nazionale Fimmg Emergenza sanitaria. “Non si può lavorare così! Andare al lavoro sta diventando causa di profondo stress. Si esce di casa ad inizio turno e si spera di rientrare alla fine incolumi. Sentire di continue ed ormai giornaliere aggressioni determina sconforto”.
“Con che serenità si fanno gli interventi? - prosegue Marino - come si fa a mantenere la necessaria lucidità per assistere al meglio i pazienti durante gli interventi?”
“Ormai il nostro lavoro – dichiara Marino - sta diventando un lavoro sempre più umiliante, non valorizzato dalle gratifiche di carriera, ed economiche, con rischi di aggressioni continue e giornaliere, oltre i pericoli insiti nelle caratteristiche proprie del compito, io non so fino a quando riusciremo a resistere. Più volte abbiamo detto che il lavoro dei medici dell’Emergenza consiste nel salvare vite, ma per farlo è fondamentale lavorare nella massima sicurezza, senza mettere a rischio la propria vita”.
Risulta quindi essenziale che le istituzioni tutte, ognuno per la propria competenza, si impegnino per garantire maggiori tutele e soprattutto per diffondere e strutturare nella società l’immagine di professionisti il cui compito è preservare la salute e la sicurezza dei cittadini.
“A che servono gli eroi, se non possono più intervenire per il bene di tutti” chiosa Marino.