I dati di un nuovo studio scientifico hanno evidenziato che, invece di una disfunzione neurologica, la fibromialgia (FM) potrebbe essere causata da una relazione disfunzionale tra le cellule nervose e quelle del sistema immunitario.
Lo studio, condotto sui topi, ha utilizzato il priming iperalgesico per creare un gruppo di animali con diffusa sensibilità al dolore, come quello riscontrato negli esseri umani con FM.
Per testare l'ipotesi che i neutrofili circolanti nei topi sensibilizzati abbiano la capacità di sensibilizzare i neuroni sensoriali periferici, gli investigatori hanno misurato se i neutrofili interagivano direttamente con le cellule somatiche all'interno del ganglio radicolare dorsale.
Hanno osservato una significativa infiltrazione de novo dei neutrofili nelle cellule nervose dei topi sensibilizzati rispetto ai topi di controllo e ai topi non sensibilizzati. Gli investigatori hanno concluso che i dati mostrano che i neutrofili sono fondamentali per lo sviluppo del dolore cronico diffuso attraverso l'infiltrazione dei gangli sensoriali periferici. Hanno inoltre affermato che i risultati suggeriscono che il mirare ai neutrofili mediante agenti terapeutici potrebbe essere utile nel controllare il dolore associato alla FM.
Gli investigatori stanno profilando ulteriormente questi neutrofili per comprendere meglio quali molecole prodotte dai neutrofili nei pazienti con FM siano diverse da quelle delle persone senza dolore.
"Nei pazienti con FM, i neutrofili acquisiscono la capacità di migrare verso le cellule nervose e di attivarle per produrre sensazioni di dolore. Questo potrebbe spiegare perché il dolore sperimentato dai pazienti è diffuso, poiché i neutrofili circolano nel nostro sangue", ha dichiarato il dottor Shafaq Sikander, docente presso il William Harvey Research Institute e leader del gruppo del laboratorio di Neurofisiologia Sensoriale di Londra "I pazienti vengono routine prescritti farmaci analgesici che agiscono sul sistema nervoso centrale per il trattamento del dolore, ma questi non mirano specificamente ai meccanismi che generano il dolore nella FM. I nostri risultati gettano le basi per lo sviluppo di un approccio di medicina di precisione per trattare il dolore cronico diffuso".