Ha preso il via il 97° Congresso Nazionale della SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, che si svolge alla Mostra D'Oltremare a Napoli che si concluderà il 16 giugno.
Dermatologi schierati in prima fila per intercettare le patologie cutanee, spia spesso di altre patologie, e per affiancare i pazienti contro lo stigma causato delle malattie visibili sulla cute. Tra i tanti temi sotto i riflettori della "4 giorni" di lavori, oltre alle terapie innovative, l'impatto dell'ambiente sulla cute, le variazioni climatiche, l'inquinamento e la partecipazione degli idrocarburi alla carcinogenesi. Non mancheranno sessioni riguardo l'utilizzo dei nuovi sistemi basati sulle reti neurali, sulle tecniche avanzate di dermatologia estetica, dermocosmesi del paziente oncologico e sulla gestione delle reazioni cutanee da oncoterapia.
Serena Lembo, Professore Associato dell'Università degli Studi di Salerno e Presidente, unitamente al team della Dermatologia dell'Università Federico II di Napoli, del 97° Congresso Nazionale SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse presieduta dal Prof.
Giuseppe Argenziano, apre le porte alla kermesse dei dermatologi italiani, dedicata alle principali tematiche scientifiche della dermatologia e sulle nuove terapie per contrastare le patologie cutanee.
Queste giornate di incontro scientifico arrivano a Napoli grazie all'impegno della Prof.
Gabriella Fabbrocini,
recentemente scomparsa, che avrebbe dovuto guidare la 97esima edizione del Congresso SIDeMaST: "Con la cara e compianta Prof. Gabriella Fabbrocini - spiega
Serena Lembo - avevamo disegnato un evento nuovo, vivace e colorato, come la nostra città. Colleghi e aziende hanno collaborato con entusiasmo sin dall'inizio. Ora ci siamo, grazie anche al contributo fondamentale dei colleghi della Clinica Dermatologica dell'Università di Napoli Federico II, e siamo certi che il Congresso della nostra Società, tornato a Napoli dopo 15 anni, sarà motivo di conoscenza, collaborazione e cordialità per la comunità dermatologica italiana, rendendo onore alla figura della Prof. Fabbrocini che ha dedicato la sua vita al benessere dei pazienti e alla diffusione della cultura dermatologica. Non sarà un compito semplice senza di lei, ma il suo ricordo e il suo entusiasmo ci accompagneranno nella buona riuscita di questo evento".
"L'obiettivo della SIDeMaST - sottolinea il neopresidente
Giuseppe Argenziano Prof. Ordinario di Dermatologia dell'Università della Campania L. Vanvitelli di Napoli - è quello di riavvicinare la Società alle esigenze dei dermatologi. Vogliamo una Società Scientifica che sia una casa comune per tutte le anime della dermatologia italiana. Dermatologi accademici, ospedalieri, del territorio e di libera professione devono sentirsi rappresentati da una Società forte che funga non solo da fonte di aggiornamento professionale costante, ma anche da punto di riferimento istituzionale per chi si occupa tutti i giorni della salute della pelle".
Mission dei dermatologi, sottolinea la Presidente
Serena Lembo, è anche quella di rinsaldare l'alleanza medico-paziente, sostenendo le persone nel combattere lo stigma sociale che spesso accompagna le malattie della pelle: "Quando si affrontano patologie che, essendo visibili a tutti, provocano una sorta di stigmatizzazione sociale che impatta negativamente sulla qualità di vita delle persone, la relazione medico paziente diventa cruciale. Questo è infatti un passo fondamentale per la riuscita del percorso diagnostico-terapeutico. Oggi i dermatologi sono molto attenti alla qualità della comunicazione con il paziente, alla disponibilità all'ascolto, all'empatia e all'accoglienza".
A dare un supporto alla comunità scientifica ci sono anche terapie sempre più innovative, a partire da quelle contro il melanoma, e non solo: "I farmaci oggi a disposizione sono in grado di offrire un notevole e rapido beneficio clinico in un'elevata percentuale di pazienti - spiega la Professoressa
Ketty Peris, Prof. Ordinario di Dermatologia dell'Università Cattolica di Roma, Past President SIDeMaST - e migliorarne la qualità di vita. La sfida di oggi è quella di poter garantire sempre più una medicina personalizzata e quindi basata sulle caratteristiche genetiche e cliniche del singolo individuo".