
Con il titolo 'Innovazione e accessibilità: il governo delle tecnologie sanitarie come sfida sociale' si apre oggi a Firenze il 23esimo convegno dell'Associazione italiana Ingegneri clinici (Aiic), che coincide con il 30esimo compleanno di Aiic. L'evento, in programma alla Fortezza da Basso dal 10 al 13 maggio, ha in programma oltre 50 sessioni su temi come innovazione e ricerca, sostenibilità e cybersecurity, intelligenza artificiale e organizzazione, software e multidisciplinarietà, dispositivi mobili e telemedicina, Hta e Regolamenti europei.
Durante l'evento, per il quale sono attese circa 2mila persone, saranno premiate le eccellenze di settore tramite gli Aicc awards, selezione delle migliori progettualità sviluppate da ricercatori e team nell'ambito delle tecnologie per la salute, e i premi Innovazione che saranno attribuiti alle tecnologie più innovative nel campo ingegneristico e biomedico presentate dal mondo della produzione. Durante i lavori di Firenze verrà anche lanciato il 'Manifesto sociale' sulle tecnologie realizzato in collaborazione con Cittadinanzattiva.
"L'Associazione compie trentanni e lo fa con un convegno dai contenuti dirompenti - commenta il presidente
Umberto Nocco - perché si pone sempre l'attenzione sull'innovazione tecnologica di cui può disporre la sanità e mai sul fatto che queste tecnologie possono realizzare in un modo molto più ampio che nel passato il diritto alla salute. Aiic vuole richiamare l'attenzione di istituzioni, esperti, clinici e decisori, sul fatto che la disponibilità di avere a disposizione le migliori tecnologie su tutto il territorio rappresenta una vera e propria sfida sociale che coinvolge pazienti, clinici, ricercatori, manager pubblici, aziende ed istituzioni". Per il presidente del convegno,
Lorenzo Leogrande il fatto che "la tecnologia possa rappresentare anche un elemento di criticità laddove non accessibile a tutti, laddove non gestita correttamente e non integrata nei percorsi e nel contesto specifico di riferimento, rappresenta una attenzione nuova che come addetti ai lavori ci sentiamo di sottolineare".