
La Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio di un nuovo farmaco per la vitiligine non segmentale, la forma più diffusa della malattia. Il medicinale (ruxolitinib crema) può essere usato dai pazienti in cui la malattia è estesa anche al viso a partire dai 12 anni di età. Lo ha reso noto l'azienda produttrice, Incyte.
"La vitiligine è una malattia autoimmune cronica che ha un impatto su molti aspetti della vita di una persona. L'arrivo di nuove opzioni terapeutiche è importante per la nostra comunità", ha dichiarato
Jean-Marie Meurant, vice-presidente del Comitato Internazionale delle Organizzazioni dei Pazienti affetti da Vitiligine. Ruxolitinib agisce contrastando l'azione di enzimi noti come Janus chinasi (Jak 1 e 2) coinvolti nei meccanismi che portano il sistema immunitario a distruggere i melanociti, le cellule responsabili della produzione del pigmento della pelle.
Gli studi clinici che hanno portato all'approvazione del farmaco hanno mostrato che il trattamento per sei mesi ha portato un terzo dei pazienti a ottenere un miglioramento di almeno il 75% nella pigmentazione della pelle rispetto alle condizioni iniziali. Per il 15% dei pazienti il miglioramento è stato maggiore del 90%.
"L'approvazione di ruxolitinib crema da parte della Commissione Europea rappresenta un progresso significativo per le persone che vivono con vitiligine non segmentale con coinvolgimento facciale che, fino ad ora, non avevano alcun trattamento medico approvato per indurre la ripigmentazione - ha dichiarato
Hervé Hoppenot, Ceo di Incyte - Ora lavoreremo nei singoli Paesi europei per portare questa tanto attesa terapia ai pazienti idonei che cercano di trattare la propria vitiligine".