I modelli di sonno disturbati presenti nei pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19 sono probabilmente una delle cause della mancanza di respiro in questa popolazione, secondo uno studio pubblicato su Lancet Respiratory Medicine.
«Comprendere le cause della mancanza di respiro è complesso, poiché essa può derivare da problemi che interessano i sistemi respiratorio, neurologico, cardiovascolare e mentale. Questi stessi sistemi sono anche colpiti dai disturbi del sonno, un sintomo che è stato frequentemente riportato dopo il COVID-19» spiega
Callum Jackson, dell'Università di Manchester, primo autore dello studio. I ricercatori hanno valutato la qualità del sonno riferita soggettivamente da 638 pazienti e misurandola oggettivamente in altri 729 pazienti, tramite dispositivi indossabili. In entrambi i casi si è vista una maggiore prevalenza di disturbi del sonno nelle persone che erano state ricoverate in ospedale con COVID-19 rispetto ai controlli abbinati della UK Biobank che erano ricoverati in ospedale per qualsiasi causa, indipendentemente dal fatto di trovarsi in terapia intensiva. Gli esperti hanno osservato che il 62% dei partecipanti che erano stati ricoverati in ospedale per COVID-19 presentava disturbi del sonno, che probabilmente persistevano per almeno 12 mesi. In media, chi era stato ricoverato con COVID-19 aveva dormito un'ora in più, ma gli schemi di sonno erano meno regolari rispetto chi era stato ricoverato per qualsiasi causa. Inoltre, i partecipanti con disturbi del sonno avevano maggiori probabilità di avere ansia e debolezza muscolare, sintomi comuni post-COVID-19. L'analisi statistica ha identificato che l'interruzione del sonno era probabilmente la causa diretta della mancanza di respiro, ma anche che la ridotta funzione muscolare e l'aumento dell'ansia, entrambe cause riconosciute di mancanza di respiro, potevano in parte mediare l'associazione tra disturbi del sonno e la mancanza di respiro stessa. Gli autori dello studio ipotizzano che prendere come target l'interruzione del sonno, riducendo l'ansia e migliorando la forza muscolare in questi pazienti, potrebbe alleviare la mancanza di respiro, ma avvertono che saranno necessarie ulteriori indagini.
Lancet Respiratory Medicine 2023. Doi: 10.1016/S2213-2600(23)00124-8
https://doi.org/10.1016/S2213-2600(23)00124-8