
Rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili ma è scarsa l'attitudine a sottoporsi a controlli in assenza di problematiche specifiche o disturbi manifesti: il tumore alla prostata si può combattere intervenendo soprattutto con la prevenzione. Lo sottolinea la Fondazione Onda, che ha presentato, a partire dalla Raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea del 29 novembre 2022, un documento rivolto alle istituzioni che evidenzia le principali sfide da affrontare per promuovere concretamente in Italia l'accesso alle cure e una presa in carico tempestiva del paziente, In Italia sono 564.000 gli uomini che convivono con una diagnosi di tumore della prostata. Oltre alla prevenzione primaria, con corretti stili di vita, è la diagnosi precoce, cioè la prevenzione secondaria, a rappresentare la strategia preventiva più efficace.
"Spesso - sostiene
Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda - sono proprio le donne a favorire una prevenzione urologica attiva da parte del proprio partner, nell'intercettare i primi campanelli d'allarme. Secondo il 54% delle donne, gli uomini di fronte a sintomi genito-urinari reagiscono minimizzando il problema e temporeggiando. Bisogna mettere in pratica una strategia di intervento che promuova in modo deciso presso gli uomini la prevenzione di questo tumore, lo screening, la diagnosi precoce e l'accesso a percorsi specialistici multidisciplinari". "Disponiamo di molti strumenti terapeutici altamente efficaci - afferma - Giario Conti, Segretario SIUrO, Società Italiana di Uro-Oncologia, sottolinea cheche possono anche essere combinati fra di loro: chirurgia e radioterapia tecnologicamente avanzate e un numero sempre crescente di farmaci innovativi, con differenti meccanismi d'azione. Fondamentali sono l'identificazione dei pazienti a rischio".
Secondo
Andrea Salvetti, Referente Area oncologica SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. "I dati in possesso di Health Search (banca dati della Medicina Generale) ci parlano di un trend in forte e costante ascesa del tumore della prostata dal 11,7% del 2010 al 16,7% del 2019 con un picco di prevalenza negli ultra85enni (88,4%).