
Secondo un nuovo rapporto del Commonwealth Fund, l'overdose di droga e i decessi correlati all'alcol hanno raggiunto livelli record nel 2020. In molti stati, i tassi sono aumentati di oltre il 20% dall'inizio della pandemia.
Nel documento, "2022 Scorecard on State Health System Performance", sono stati inclusi 56 indicatori per raccogliere informazioni sullo stato di salute della popolazione riguardo l'uso di sostanze, l'accessibilità dei sistemi sanitari e assistenziale e i parametri per valutare la resilienza alla pandemia Covid-19 come lo stato vaccinale, l'occupazione dei reparti e terapie intensive e la mortalità dovuta al Sars-CoV-2.
In generale, secondo il rapporto, gli Stati Usa che storicamente si sono classificati ai primi posti nelle precedenti
scorecard hanno ottenuto buoni risultati durante la pandemia, perché in genere hanno sistemi sanitari forti con bassi tassi di pazienti non assicurati, solide capacità di assistenza primaria e una gestione efficace delle cure.
Tuttavia, l'accesso ai servizi sanitari è crollato in tutti gli stati durante la fase acuta della pandemia quando gli operatori sanitari esposti sono entrati in isolamento e le strutture hanno indirizzato il personale e le risorse rimanenti verso la cura dei pazienti affetti da Covid-19 in condizioni critiche.
Dopo essere aumentati costantemente nel 2017, i decessi per overdose si sono stabilizzati negli anni 2018 e 2019. Tuttavia, subito dopo l'inizio della pandemia, i decessi sono aumentati, poiché le persone hanno affrontato l'isolamento, l'interruzione dei trattamenti delle dipendenze e un maggior accesso a farmaci pericolosi, come, ad esempio, il fentanil.
Le overdosi hanno causato un record di 91.799 vittime nel 2020, con tassi in aumento di almeno il 20% in 35 stati e nel Distretto di Columbia.
Tra agosto 2020 e marzo 2022, afferma il rapporto, 18 stati hanno subito 100 o più giorni di grave carenza di personale che ha colpito almeno il 25% dei loro ospedali. La Carolina del Sud, il New Mexico e il Rhode Island hanno segnalato più di 400 giorni di carenze critiche e l'Alabama ha superato i 500 giorni.
Durante quel periodo, 16 stati e il Distretto di Columbia hanno riportato un'occupazione dei reparti di terapia intensiva dell'80% o più per almeno 150 giorni, mentre il Texas e l'Alabama hanno trascorso 566 e 517 giorni a livelli simili.
Oltre alle punto sulle overdosi il rapporto evidenzia come la pandemia abbia interrotto l'accesso alle cure per malattie non COVID, portando a un aumento delle morti premature dovute a condizioni curabili come diabete, gravidanza e malattie cardiache con picchi senza precedenti nel 2020 e causando in tutti gli stati una mortalità per tutte le cause superiore al previsto.
Il rapporto chiede, perciò di investire in iniziative di salute pubblica, come lo sviluppo di una strategia di preparazione alla pandemia basata sulle evidenze scientifiche; combattere la diffusione della disinformazione, in particolare online e di richiedere alle strutture sanitarie, come le case di cura, di creare una strategia completa di risposta ai disastri che affronti l'allocazione delle risorse e le potenziali sfide del personale.
Secondo il rapporto, le raccomandazioni specifiche per ridurre i decessi prevenibili dovrebbero concentrarsi sulla rimozione delle barriere al trattamento delle dipendenze e sul rafforzamento della sicurezza economica e dell'accesso all'alloggio attraverso programmi sociali. Altre raccomandazioni includono infine di rendere più accessibile le cure anche per le fasce a basso reddito.