mar62022
Pnrr, in arrivo 21 miliardi da Ue. Von der Leyen: L'Italia ha fatto buoni progressi per ricevere prima rata
La Commissione Europea ha approvato una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell'Italia per 21 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di euro di sovvenzioni e 11 miliardi di euro di prestiti nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU.
Obiettivi raggiunti in tempo e esame della Commissione europea passato a pieni voti, quindi, l'Italia riceve la prima rata. E il nuovo conto alla rovescia per l'anno 2022 è già partito: 100 obiettivi da raggiungere - due già centrati - e una nuova rata da 40 miliardi. Sempre se il piano italiano non sarà rivisto: con i prezzi energetici e delle materie prime alle stelle, l'inflazione che resterà alta, e i venti di guerra che non migliorano le prospettive, il Governo potrebbe chiedere di rivedere alcuni investimenti, perché i costi stimati oltre un anno fa potrebbero non essere più realistici. «Annunciamo oggi un importante passo avanti nell'attuazione del Recovery Plan italiano - ha dichiarato la Presidente della Commissione Europea
Ursula von der Leyen - Riteniamo che l'Italia abbia fatto buoni progressi per ricevere il suo primo pagamento nell'ambito di NextGenerationEU. Quindi, non appena questa sarà approvata anche dagli Stati membri, l'Italia riceverà 21 miliardi di euro. Il Paese, che è il maggior beneficiario di NextGenerationEU, ha intrapreso importanti riforme nella pubblica amministrazione, negli appalti pubblici, nella giustizia civile e penale, nonché nel campo della digitalizzazione delle imprese. Continueremo a sostenere l'Italia nel suo ambizioso percorso di ripresa».
L'Italia aveva chiuso il dossier Pnrr 2021 il 30 dicembre scorso, inviando a Bruxelles la richiesta di pagamento per 24 miliardi. Ne otterrà 21 perché ogni rata 'sconta' l'anticipo di agosto. «Le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate ed esaurienti che dimostrano il soddisfacente raggiungimento dei 51 obiettivi», tra investimenti e riforme, previsti nel Pnrr, spiega la Commissione europea, che ha dato la sua «valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento». Gli obiettivi raggiunti, sottolinea, «dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano italiano e del suo ampio programma di riforme». Bruxelles entra nel dettaglio, e apprezza in particolare la riforma della giustizia civile e penale e quella del quadro fallimentare, l'aumento della capacità amministrativa e la semplificazione del sistema degli appalti pubblici che «contribuiranno a rafforzare il contesto imprenditoriale e l'efficacia della pubblica amministrazione». Valutazione molto positiva anche per l'adozione della Garanzia di occupabili' dei lavoratori (Gol) e del Piano nazionale per le nuove competenze, nonché' il sostegno all'imprenditoria femminile perché «dovrebbero contribuire all'efficienza e all'equità dei mercati del lavoro». Infine, con gli obiettivi raggiunti si va avanti anche con gli investimenti sulla digitalizzazione delle imprese e sul sostegno alle Pmi.
«Il via libera della Commissione europea alla prima rata di finanziamenti del Ngeu per l'Italia conferma la qualità del percorso riformista intrapreso dal governo Draghi. Con questa tranche da 21 miliardi avvieremo nel corso del 2022 centinaia di cantieri e finalmente gli italiani potranno 'toccare con mano' le opportunità che il Piano di ripresa ha aperto per lo sviluppo, i servizi, i diritti alla scuola, alla salute e all''ambiente». Lo dichiara
Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, sottolineando che «al Sud questo processo sarà più consistente che altrove: anche per questo è importante sostenere con forza il prosieguo dell'azione riformista alla quale sono legate le prossime rate degli investimenti europei».
Sostegno ancora più importante «in questi tempi incerti», sottolinea il commissario europeo per l'Economia,
Paolo Gentiloni, ricordando come «sarà essenziale continuare l'efficace attuazione del Pnrr: 100 traguardi e obiettivi dovrebbero essere raggiunti nel 2022, legati a pagamenti per 40 miliardi». Nel primo semestre gli obiettivi sono 45, di cui due già raggiunti, per una rata da 26 miliardi da richiedere prima dell'estate.