Non solo Long-Covid, per molte persone può diventare infatti diventare "extra long". Questi i risultati di uno studio, pubblicato su
The Lancet Respiratory Medicine, che dimostra come il long Covid possa essere più lungo di quanto finora ipotizzato.
I ricercatori, capitanati da Lixue Huang della Capital Medical University di Pechino, hanno studiato la salute di 1192 pazienti che hanno contratto il Covid a Wuhan tra 7 gennaio e il 29 maggio 2020 durante quella che viene considerata la prima ondata.
I pazienti sono stati sottoposti a diverse visite mediche e questionari per valutare le loro condizioni di salute. I pazienti hanno fatto tre sedute, una dopo 6 mesi, una dopo un anno e l'ultima dopo due anni. I test consistevano nella misurazione della velocità media e della distanza percorsa in una camminata di 6 minuti, analisi del sangue e una serie di questionari sulla qualità della vita e sui sintomi autoriferiti. Un sottogruppo di pazienti è stato sottoposto a test di funzionalità polmonare e lastre del torace ad ogni visita di follow-up. I risultati sono stati poi confrontati con quelli di 3383 persone che non avevano avuto la Covid-19. Inoltre, durante le visite di 12 mesi e 2 anni, sono stati raccolti, attraverso un apposito questionario, anche quante volte si ha avuto necessità di assistenza sanitaria dopo e informazioni sullo stato lavorativo.
Inoltre, alla visita conclusiva dopo 2 anni, i pazienti hanno anche compilato una serie di questionari psichiatrici volti a valutare la salute mentale, il disturbo d'ansia generalizzato (GAD-7) e il disturbo da stress post-traumatico.
Dopo 6 mesi dalla guarigione, il 68% dei pazienti manifestava uno o più sintomi del long Covid (stanchezza, affanno, confusione mentale ecc..).
Dopo due anni, più della metà dei partecipanti (55%) aveva ancora problemi di salute correlati all'infezione. I sintomi più comuni erano affaticamento e debolezza muscolare (31%) e difficoltà a dormire (31%). Il 26% dei sopravvissuti a Covid aveva difficoltà respiratorie (valutate in base alla scala di dispnea adottata nella prassi clinica) dopo 6 mesi dall'infezione e il 14 per cento manifestava lo stesso disturbo a distanza di due anni.
Rispetto al gruppo di controllo, coloro che avevano ancora sintomi di Covid dopo 2 anni avevano un livello della qualità della vita inferiore, una peggiore capacità di resistenza all'esercizio fisico, maggiori problemi di salute mentale e facevano un uso più frequente dell'assistenza sanitaria. Anche l'ansia e la depressione erano più diffusi nel gruppo Covid.
Inoltre, i ricercatori hanno evidenziato che chi aveva avuto necessità di un supporto respiratorio di livello superiore (ossigeno, supporto respiratorio meccanico, terapia intensiva) durante il ricovero in ospedale mostrava questi sintomi in maniera maggiore.
I ricercatori ora vogliono scoprire le caratteristiche di questi pazienti per capire se ci sono fattori predisponenti ad un Long-Covid così prolungato e vedere se sono possibili terapie o programmi riabilitativi per mitigare gli effetti della malattia nel lungo periodo.
Fonte:
https://www.thelancet.com/journals/lanres/article/PIIS2213-2600(22)00126-6/fulltext