Il tema della salute è uno dei pilastri della strategia di sviluppo industriale portata avanti dal ministro Giorgetti che ha messo in campo nuove risorse e strumenti, come la Fondazione Enea Tech e Biomedical, per sostenere gli investimenti in ricerca e trasferimento tecnologico nel nostro Paese, ma ha anche promosso, negli incontri bilaterali con il Commissario Ue Breton, il ministro francese Le Maire e gli altri esponenti degli Stati membri ricevuti al Mise, la necessità di realizzare un piano d'azione comune europeo per rafforzare l'autonomia strategica in un settore che la pandemia ha fatto scoprire di primaria importanza. "L'industria farmaceutica italiana si candida ad essere punto di riferimento a livello europeo. Dall'inizio del mio mandato ho puntato moltissimo sull'eccellenza delle nostre industrie farmaceutiche. Sono fiducioso che gli sforzi e l'impegno di tutti mostreranno presto i loro frutti", commenta Giorgetti.
"Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione per l'avvio da parte del ministero per lo Sviluppo economico delle procedute relative all'Ipcei Salute, progetto che mira a realizzare l'autonomia industriale in questo settore strategico, assicurando all'Italia e all'Unione europea una filiera integrata tra le imprese capace di sviluppare e produrre farmaci, vaccini, terapie e dispositivi medici necessari a prevenire e contrastare crisi sanitarie come il Covid-19 o malattie che necessitano di nuove cure". Ad esprimere il plauso per l'iniziativa del dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti è il presidente di Egualia, Enrique Häusermann, in una nota. "Il ministro ha ribadito che l'industria farmaceutica italiana si candida ad essere punto di riferimento a livello europeo. È un traguardo senz'altro raggiungibile grazie al finanziamento dei progetti di sviluppo in deroga alla normativa europea sugli aiuti di Stato resa possibile dalle misure assunte dal Governo", sottolinea Häusermann. "Siamo certi - conclude - che nell'ambito di questa iniziativa rientreranno a pieno titolo anche i progetti presentati dal comparto dei farmaci fuori brevetto che puntano all'innovazione di processo e di prodotto, al repurposing e al reshoring industriale in un'ottica di rafforzamento dell'autonomia strategica nazionale ed europea".