Politica e Sanità

apr142022

Epatite acuta nei bambini, casi diffusi in Gran Bretagna: Ecdc: alcuni positivi a coronavirus

Sono circa 60 i bambini e gli adolescenti inglesi che in 8 settimane sono stati colpiti da epatiti acute e severe, così forti da provocare insufficienze d'organo. E altri 3 sono i casi segnalati in Spagna in queste ore.

A richiamare l'attenzione, con un appello a "segnalare e condividere informazioni", è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). L'allerta, che per ora non riguarda l'Italia, non va sottovalutata. "La situazione è preoccupante a prescindere da un possibile, e per ora non dimostrabile, collegamento con il Covid-19. Non possiamo escludere che si verifichino da un giorno all'altro casi anche in Italia", osserva Antonio Gasbarrini, ordinario di Medicina Interna all'Università Cattolica e Direttore del Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Irccs Gemelli di Roma.
In Inghilterra ci sono circa 50 casi sotto inchiesta, la maggior parte dei quali in bambini tra 2 e 5 anni, altri 10 in Scozia. Alcuni casi sono progrediti in insufficienza epatica acuta e hanno richiesto il trasferimento a unità epatiche pediatriche,un piccolo numero ha subito un trapianto di fegato. In Spagna i media riportano tre casi in bambini di età compresa tra 22 mesi e 7 anni, uno dei quali ha avuto bisogno di trapianto. Tutti sono ricoverati a Madrid e l'evoluzione clinica è favorevole.
Si parla di epatite ogni volta che le transaminasi si alzano, precisa Gasbarrini, "questo può avvenire per diverse cause e, nella maggior parte dei casi, non è rilevante. Ma in questo caso non si tratta solo di infiammazione passeggera del fegato, bensì di una insufficienza epatica acuta che ha portato in alcuni casi a trapianti. Sessanta casi in due mesi nel solo Regno Unito è un numero abnorme rispetto alla rarità con cui normalmente si verifica questo evento. Tanto più se si considera la fascia di età giovanissima dei pazienti colpiti".
Ignote per ora le cause. I casi non sono inoltre legati a epatiti virali note, come A, B , C, E e tra le ipotesi, vi è quella di un legame con il Covid-19. Tuttavia, spiega l'Ecdc, "al momento non esiste una chiara connessione" e "non è stata segnalata alcuna associazione con i viaggi".
"In alcuni casi i bambini sono stati trovati positivi a un adenovirus o al Sars-Cov-2. Ed è noto - prosegue Gasbarrini - che alcune infezioni virali, tra cui il Covid-19, possano provocare delle epatiti. Questa può essere un'ipotesi verosimile, ma la coincidenza temporale per ora non basta a
determinarne la causa. In qualsiasi caso il warning è elevato e dobbiamo alzare il livello di attenzione nella classe medica". Tanto che il Regno Unito, nel documento della UK Health Security Agency del 6 aprile scorso, parla di "minaccia di salute pubblica" e chiede di sensibilizzare i pediatri a tenere alta l'attenzione, suggerendo una lista di esami da fare in bambini con sintomi sospetti. L'Ecdc chiede ai medici di "segnalare agli istituti nazionali di sanità pubblica i casi di epatite acuta in bambini fino a 16 anni con transaminasi sierica, in cui l'epatite da A a E sia stata esclusa".
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