Politica e Sanità

mar212022

Covid pass UE: il consiglio degli Stati membri ha deciso di estenderlo fino a giugno 2023

Il Consiglio dei 27 Stati membri dell'Ue ha deciso di prorogare di un anno, fino al 30 giugno 2023, il regolamento che istituisce il certificato digitale Covid Europe. Ora l'estensione dovrà essere discussa al Parlamento Europeo.
L'attuale Certificato Covid digitale Ue scadrebbe il 30 giugno 2022, 12 mesi dopo la sua entrata in vigore. Sebbene i numeri non siano così alti come quelli dell'anno scorso, il nuovo coronavirus continua a essere prevalente in Europa e non è ancora chiaro quale potrebbe essere la situazione epidemiologica nella seconda metà del 2022. Per questi motivi, a seguito della proposta della Commissione, il Consiglio ha convenuto di prorogare il regolamento sul Covid pass. Inoltre, il Consiglio ha richiesto alla Commissione di presentare entro il 1° febbraio 2023 una relazione dettagliata in merito alla necessità di prorogare il certificato in base alla situazione sanitaria.
In più, gli Stati membri hanno richiesto la creazione di un certificato di vaccinazione o di guarigione per poter includere tutte le dosi in un unico documento, indipendentemente dal luogo di vaccinazione. Questa possibilità - spiega in una nota il Consiglio - renderebbe più facile per gli Stati membri adempiere all'obbligo di rilasciare un certificato di vaccinazione valido, indipendentemente dal luogo di vaccinazione. Tra le altre modifiche, i Paesi hanno chiesto di avere la possibilità di rilasciare un certificato anche a seguito di un test antigenico.
La proposta della Commissione di estendere la validità del certificato è stata seguita anche da altri emendamenti, come ad esempio ampliare la gamma dei test antigenici autorizzati e consentire il rilascio di certificati di vaccinazione alle persone che partecipano a sperimentazioni cliniche. «Proponiamo di aggiornare il nostro certificato seguendo gli sviluppi scientifici e i cambiamenti epidemiologici» ha dichiarato il Commissario UE alla Salute Stella Kyriakides. «La necessità di accelerare le campagne di richiamo e di sostenere la ricerca clinica in corso è di vitale importanza - ha aggiunto il Commissario- e dobbiamo sostenere i cittadini che vi prendono parte». Il modo d'uso dei certificati continuerà ad essere regolamentato internamente da ognuno degli Stati membri. All'inizio di febbraio, gli Stati membri dell'UE hanno emesso circa 1,2 miliardi di certificati COVID e, da gennaio 2022, altri 33 paesi, non facenti parte dell'Unione Europea, sono stati collegati al sistema di certificati digitali COVID Ue. Dal 1° febbraio il certificato è valido per i viaggi intra-UE fino a nove mesi dal completamento della serie di vaccinazioni primarie. La validità dopo il richiamo non è stata ancora decisa.

Cristoforo Zervos
Non sei ancora iscritto?     REGISTRATI!   >>


chiudi