Politica e Sanità

feb52021

Covid e vaccini, le priorità nell'agenda di Draghi. Anelli (Fnomceo): urgente intervenire sulla sanità

Lotta alla pandemia e piano vaccini, sono questi i temi in cima all'agenda politica del nuovo Esecutivo guidato da Mario Draghi. Mentre proseguono le consultazioni, inizia a delinearsi una maggioranza che per il momento vede il sostegno del partito di Silvio Berlusconi, del Pd, di molti partiti minori, la Lega potrebbe staccarsi da FdI, a patto che ci sia discontinuità con il Conte bis, potrebbero stare fuori parte del M5s e anche i parlamentari più di sinistra. Draghi mantiene un riserbo assoluto, nei colloqui con le delegazioni, sulla forma politica che intende dare al suo esecutivo. Solo al secondo giro di consultazioni potrebbe scoprire le sue carte.

Per quanto riguarda il Piano vaccini il lavoro sarà incentrato sull'accelerazione della campagna che dopo una buona partenza si è arenata sotto i colpi delle riduzioni dell'invio delle dosi da parte delle aziende. Potrebbe essere messo in discussione anche il sistema delle fasce a colori che ha garantito il controllo (per ora) dell'epidemia ma ha creato numerose polemiche tra Stato e Regioni. C'è il tema del Recovery Plan dove non è escluso che si possa intervenire proprio sulle misure per la sanità che non hanno convinto del tutto gli addetti ai lavori sia sull'entità delle risorse che nel merito dei progetti. I giovani e la scuola, i posti di lavoro da creare e l'appuntamento da far tremare i polsi, a stretto giro, con la fine del blocco dei licenziamenti. Ai rappresentanti dei piccoli gruppi parlamentari l'ex presidente della Bce fornisce in pochi tratti le sue priorità.
«È urgente intervenire sulla sanità ed è urgente anche rivedere, probabilmente, i criteri di ripartizione dei fondi del Recovery Fund ed eventualmente anche quelli del Mes», dichiara Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici. «La crisi politica ha reso ancora più evidente la necessità di intervenire sulla sanità - spiega Anelli -. Il presidente Mattarella, nel conferire l'incarico a Draghi, ha evidenziato come il tema della sanità sia assolutamente quello che sta determinando le scelte anche politiche in questo Paese". Per questo abbiamo apprezzato le prime dichiarazioni del Presidente incaricato Draghi per una sua composizione sia politica che programmatica del futuro Governo - conclude il Presidente Fnomceo -. A lui offriamo tutta la nostra disponibilità nel momento in cui vorrà sentire le parti sociali. I medici ci sono, e sono pronti dare il proprio contributo in questa fase delicata per il Paese». Al Quirinale Draghi, al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica, si era detto «fiducioso che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità».

C'è poi il tema della Governance. La maggioranza potrebbe prendere forma nel secondo giro di consultazioni. Potrebbe essere quello il momento in cui emergeranno anche con più chiarezza i profili dei ministri. Per ora ci si affida solo a ipotesi, ci si interroga se Draghi al dunque farà la sua lista o chiederà ai gruppi di indicare rose di nomi. All'Economia, c'è chi accredita l'ipotesi che il premier tenga l'interim, ma viene considerato più probabile che scelga un tecnico di sua fiducia come Daniele Franco o Luigi Federico Signorini (Bankitalia), Daniele Scannapieco (Bei), mentre vengono considerate in ribasso le quotazioni dell'uscente Roberto Gualtieri. Alla giustizia continua a farsi il nome di Marta Cartabia o Paola Severino. Un tecnico come Ilaria Capua potrebbe andare alla sanità, dove però non è esclusa la conferma di Roberto Speranza. All'interno Luciana Lamorgese potrebbe restare, anche se su quel ministero pesa l'incognita Lega. Carlo Cottarelli potrebbe entrare in squadra così come la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. Quanto ai politici, Nicola Zingaretti non sembra escludere del tutto un suo ingresso, se Draghi glielo chiederà. Per ora lo smentisce, ma non viene escluso, anche Giuseppe Conte, che con il suo sostegno 'sposta' il M5s.
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