dic152021
Covid-19, Draghi: chi non si è vaccinato lo faccia al più presto. Variante omicron impone massima attenzione
Il miglioramento dei numeri dei contagiati e delle vittime del Covid in Italia "è dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione. Nell'arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone - e oltre 300 milioni in tutta l'Unione Europea. È una mobilitazione imponente, per cui voglio ringraziare il Servizio Sanitario Nazionale, la Struttura del Commissario per l'Emergenza Covid-19, la Protezione Civile, tutti i cittadini". Così
il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera in vista del
Consiglio Ue al via da domani.
"Oggi in Italia più dell'85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto - e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra un recente studio dell'Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose".
"Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità - rimarca il premier - Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l'economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora. L'insorgenza della variante Omicron dimostra, ancora una volta, l'importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni. Non saremo davvero protetti finché i vaccini non avranno raggiunto tutti".
Il premier si è poi soffermato sull'andamento della pandemia per sottolineare come "l'arrivo dell'inverno e la diffusione della variante Omicron - dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti - ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell'ultima settimana, all'interno dell'Unione Europea, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100mila abitanti. In Italia l'incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita". "I dati di oggi descrivono però un quadro molto diverso rispetto all'anno scorso - ha precisato il premier - Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297mila", mentre "12mesi fa erano 675mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026, il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi 7 giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno, nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629".
Infine, un cenno alla necessità di più equità nella distribuzione dei vaccini. "I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri. Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione" ha detto il presidente del Consiglio. "L'Unione Europea - ricorda il premier - ha dichiarato di voler donare 357 milioni di dosi e ne ha già consegnate 134 milioni, principalmente tramite il meccanismo COVAX. L'Italia ha allocato 48 milioni 250 mila dosi e ne ha già consegnate 15 milioni tramite COVAX. Dobbiamo accelerare le consegne e dobbiamo aiutare i Paesi beneficiari a superare i problemi logistici e migliorare la capacità di somministrazione.