Covid-19, Di Rosa (Siti): la scuola è un luogo sicuro seguendo misure previste. Vaccinazione resta obiettivo chiave
La continuità della didattica ed evitare la DAD deve essere una priorità e quindi è necessario promuovere la vaccinazione tra il personale scolastico e alunni, questo è il pensiero del coordinatore del direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Roma 1.
«La continuità della didattica in presenza deve essere posta come obiettivo prioritario» e per evitare il ritorno in dad «la vaccinazione anti Covid costituisce l'intervento chiave e prioritario, è necessario promuovere in ogni occasione la vaccinazione degli studenti e di tutto il personale scolastico». È Enrico Di Rosa, coordinatore del Collegio Operatori della SItI (Società Italiana d'Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) e direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Roma 1, a spiegarlo a Sanità33. A fronte del rientro a scuola degli studenti e dell'aumento dell'incidenza dei contagi, la Società Italiana di Igiene ha elaborato un documento con una serie di misure raccomandate per il contrasto dell'infezione da Sars-Cov-2.
Si sta osservando «un'incidenza elevata nei non vaccinati, problema che concerne soprattutto le fasce di età più giovani, con un aumento delle reinfezioni», spiega Di Rosa. È quindi importante mirare alle vaccinazioni per i più piccoli. L'esperto osserva però che «il setting scolastico, a differenza di altri contesti, ci consente di essere abbastanza tranquilli perché non è una camera di espansione del contagio - chiarisce - È vero che il contagio si verifica in ambito scolastico, ma non si moltiplica, come invece accade nelle attività sanitarie, o nelle strutture per anziani. Tutto questo anche perché c'è stato l'impegno da parte di tutti, a partire dagli insegnanti (tutti vaccinati), passando per il personale scolastico, fino ai genitori, nel metter in atto quelle misure di contenimento standard che hanno dimostrato che nell'ambito scolastico sono importanti».
Per Di Rosa, bisogna, quindi, insistere sulle misure di prevenzione: monitoraggio della temperatura, accesso alla scuola non consentito in presenza di sintomatologia compatibile con covid, igiene delle mani, utilizzo della mascherina, ricambio frequente d'aria, sanificazione degli ambienti chiusi, adozione di precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione e limitazione degli assembramenti. «L'osservanza di queste misure, consente di tenere la scuola aperta», aggiunge il medico. «Abbiamo notato un attento rispetto di queste regole in classe - spiega l'esperto - e la mancanza di un'espansione dei contagi a scuola in queste settimane che è stata aperta, ne è la dimostrazione». «L'abbiamo visto anche con la chiusura delle scuole durante le vacanze natalizie, in quel periodo non c'è stata una diminuzione dei contagi, così come adesso che abbiamo riaperto non c'è stata un peggioramento della situazione», fa notare Di Rosa.
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