Pianeta Farmaco

mar222023

Chiamata Attiva come risposta efficace al calo delle coperture nella vaccinazione antinfluenzale

Nell'inverno 2022-23 l'influenza è tornata a farsi sentire: la curva epidemica ha iniziato a salire nei giorni a cavallo fra ottobre e novembre per raggiungere il suo picco nelle ultime settimane del 2022 quando l'incidenza delle sindromi simil influenzali rilevate dal sistema di sorveglianza InfluNet ha superato i 15 casi per mille assistiti, mantenendosi per circa un mese all'interno della fascia di intensità alta.
A partire dalle ultime due settimane del 2022 la curva è scesa nella zona di intensità media per continuare con una discesa lenta che nelle ultime settimane sembra essersi appiattita per cui la curva, sebbene si collochi attualmente nella fascia di intensità bassa, sta mantenendosi a un livello decisamente superiore rispetto a quello delle stagioni precedenti (1). Il sistema InfluNet rileva tutte le sindromi simil influenzali, di conseguenza non tutte le infezioni individuate erano riconducibili ai virus influenzali, che comunque rappresentavano l'agente eziologico di gran lunga più importante sia per quanto riguarda la percentuale di casi registrati nelle rilevazioni settimanali effettuate, sia in relazione all'età dei pazienti. Una diffusione dell'epidemia che si traduce in un impatto in termini di morbilità e mortalità. Sebbene non siano ancora disponibili i dati definitivi relativi a quest'ultima stagione, vale la pena ricordare che in media ogni anno si stima che in Italia vi siano circa 8000 decessi attribuibili all'influenza e alle sue complicanze (2). Principale bersaglio è senza dubbio la popolazione anziana che risulta quella più esposta al rischio di complicazioni. Una serie di osservazioni epidemiologiche documenta infatti come oltre la metà dei casi di influenza che vanno incontro a complicazioni si verifichi nella popolazione over 65 (3). Con conseguenze estremamente pesanti in termini di ricoveri in terapia intensiva, la metà dei quali riguarda proprio pazienti di questa fascia d'età, e di mortalità. Si stima inoltre che fra il 77,7 e il 96,1 per cento dei decessi riconducibili all'influenza riguardi proprio la popolazione con più di 65anni. Nonostante sia largamente acquisito che la vaccinazione rappresenta l'intervento più efficace per prevenire l'influenza e le sue complicanze, il nostro Paese è ancora largamente al di sotto degli obiettivi vaccinali proposti dal Ministero della Salute che raccomanda una copertura minima del 75% e una copertura ottimale del 95%. Anzi, i dati di copertura sembrano in diminuzione: nella stagione 2021/2022 le coperture vaccinali sono calate rispetto alla stagione precedente, passando dal 65,3 al 58,1% nella popolazione anziana (4) e, anche se i dati relativi all'ultima campagna di vaccinazione non sono ancora noti, gli indicatori disponibili (a partire dalle quantità di vaccino richieste dalle regioni nelle gare di appalto) confermano anche per quest'anno il continuo trend di decremento delle coperture vaccinali. L'imperativo per le istituzioni e la sanità pubblica è quindi quello di realizzare iniziative atte a promuovere maggiormente la vaccinazione antinfluenzale. Una strategia è senza dubbio quella di promuovere la chiamata attiva dei soggetti candidabili alla vaccinazione, con il coinvolgimento e l'impegno dei medici di medicina generale. A tale proposito ha appena concluso il suo lavoro un board di esperti che ha realizzato un progetto in cui si valorizza il valore e l'impatto della chiamata attiva quale strumento per aumentare le coperture vaccinali.
Le conclusioni possono essere così riassunte:

     · Necessità di intraprendere azioni di carattere organizzativo che, grazie a un'adeguata programmazione, garantiscano la disponibilità dei vaccini e la tempestività delle forniture e di p romuovereun'organizzazione che faciliti il lavoro dei medici vaccinatori.
     · Possibilità di implementare la chiamata attiva grazie agli strumenti tecnologici disponibili, previa il superamento dei limiti imposti dalle leggi sulla privacy
     · Promuovere nei decisori una maggiore consapevolezza dei rischi dell'influenza con l'auspicio che anche la Circolare ministeriale fornisca raccomandazioni precise e non indicazioni di massima.
      · Un nuovo modo di gestire la campagna vaccinale centrata sui MMG anche grazie a un loro aggiornamento, all'alleggerimento del carico burocratico e a nuove modalità di remunerazione legate agli obiettivi raggiunti
      · Promuovere una comunicazione efficace, effettuata con tutti gli strumenti disponibili, personalizzata in base al soggetto ricevente, anche grazie alla collaborazione di esperti.

Bibliografia

1 - World Health Organization.(ý2019)ý.Global influenza strategy 2019-2030.World Health Organization.https://apps.who.int/iris/handle/10665/311184. License: CC BY-NC-SA 3.0 IGO
2 - Il ruolo della chiamata attiva nella vaccinazione antinfluenzale per soggetti di età >65 anni e soggetti a rischio. Analisi dello scenario nazionale sulle vaccinazioni antinfluenzali stagionali
3 - Milkman KL, Patel MS, Gandhi L, et al. A megastudy of text-based nudges encouraging patients to get vaccinated at an upcoming doctor's appointment. Proc Natl Acad Sci U S A 2021;118(20):e210116511


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