Pianeta Farmaco

ott272022

Apnee Ostruttive del Sonno, disponibile in Italia molecola innovativa

È da poco disponibile in Italia Pitolisant, una nuova soluzione terapeutica per l'Eccessiva SonnolenzaDiurna (ESD) nei pazienti con Apnee Ostruttive del Sonno (OSA).

L'eccessiva sonnolenza diurna (Excessive Daytime Sleepiness: EDS) è uno dei sintomi che lamentano i pazienti con sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSA), un disturbo caratterizzato da pause nella respirazione durante il sonno, dovuto all'ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. È frequentemente associata ad affaticamento, difficoltà di attenzione e concentrazione, irritabilità.
Le OSA sono un problema piuttosto diffuso, si stima colpisca circa il 10% della popolazione adulta. Gli episodi di apnea e ipopnea determinano ipossiemia e micro-risvegli. Di solito non sono percepiti dal paziente e portano alla frammentazione del sonno, che perde così il suo effetto ristoratore. Il sintomo principale che spinge i pazienti a rivolgersi ad un clinico è il russamento, ma molti di essi lamentano anche una eccessiva sonnolenza diurna.
Questi sintomi hanno un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti: spesso hanno una ridotta produttività sul lavoro, rischiano di addormentarsi alla guida, hanno ripercussioni nella loro vita sociale perché il paziente talvolta si addormenta in presenza di familiari, amici o ha poca voglia di uscire la sera.
Il Prof. Giuseppe Insalaco, Pneumologo e Primo Ricercatore presso l'Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR di Palermo ha affermato "Se trascurata, l'OSA favorisce l'insorgenza di patologie metaboliche come il diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca cronica, aterosclerosi, coronaropatia e ictus oltre che influire sul sistemaimmunitario e aumentare il rischio di sviluppare tumori".

Pitolisant (Ozawade®), un farmaco indicato per migliorare lo stato di veglia e ridurre l'eccessiva sonnolenza diurna (EDS) in pazienti adulti con Apnee Ostruttive del Sonno nei quali l'EDS non è stata trattata in modo soddisfacente dalla terapia primaria per l'OSA, ad esempio la pressione continua positiva delle vie aeree (Continous Positive Airway pressure, CPAP), o nei quali tale terapia non sia stata tollerata.
"La disponibilità di una nuova terapia per i pazienti con Eccessiva Sonnolenza Diurna residua malgrado la terapia primaria come la CPAP, è un'ottima notizia -affermaLuca Roberti, Presidente dell'Associazione Apnoici Italiani APS- Oltretutto, i pazienti con OSA non sempre riescono a tollerare la CPAP. Un trattamento che possa curare l'eccessiva sonnolenza diurna in entrambi i casi è quindi uno strumento fondamentale per gli specialisti Neurologi e Pneumologi esperti di medicina del sonno. Dobbiamo ricordare come il rischio di incidenti stradali dovuti al colpo di sonno aumenti sensibilmente in pazienti con sonnolenza residua conclamata, quindi un'arma in più per tutelare la sicurezza stradale e sul lavoro".

Grazie ad un meccanismo d'azione innovativo, che potenzia la trasmissione degli stimoli lungo le vie istaminergiche centrali, pitolisant promuove la veglia dei pazienti senza presentare effetti psicostimolanti e senza determinare un incremento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Il farmaco ha inoltre dimostrato di essere efficace anche sull'astenia, la sensazione di stanchezza eccessiva che affligge i pazienti.
"Questo nuovo farmaco agisce su recettori che si trovano su cellule del cervello che sono coinvolte nella stimolazione della vigilanza. In particolare, il farmaco agisce legandosi ai 'recettori H3 dell'istamina'. Ciò aumenta l'attività dei neuroni istaminergici - ha spiegato il Prof. Luigi Ferini Strambi, Professore Ordinario di Neurologia e Direttore del Centro del Sonno dell'Ospedale San Raffaele di Milano che conclude "L'efficacia di questo farmaco nel trattamento della eccessiva sonnolenza diurna (ESD) in pazienti con Sindrome dell'Apnea Ostruttiva nel Sonno, è stata dimostrata in due studi clinici randomizzati denominati HAROSA I e HAROSA II. Questi studi hanno valutato gli effetti del farmaco sulla sonnolenza sia in pazienti trattati con CPAP che in quelli che non tolleravano questo trattamento. Hanno inoltre dimostrato che la sua assunzione non ha avuto effetti indesiderati sulla pressione sanguigna sistolica o diastolica, né sulla frequenza cardiaca, e non ha indotto dipendenza. È fondamentale per noi avere un'arma in più capace di contrastare la eccessiva sonnolenza diurna e l'eccessivo senso di stanchezza, che hanno un impatto molto rilevante sulla vita sociale e sulle attività quotidiane dei pazienti".
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