Pianeta Farmaco

apr112023

Alzheimer e demenze, aggiornata nota 85 su piani terapeutici e criteri di accesso a farmaci

L'aggiornamento della Nota 85 Aifa sui farmaci per il morbo di Alzheimer e demenze correlate istituisce il Piano terapeutico sui farmaci per il trattamento dell'Alzheimer (donepezil, galantamina, rivastigmina e memantina) e le tempistiche per i pazienti alla prima prescrizione e già in terapia.

Con l'aggiornamento della Nota, viene istituito il piano terapeutico Aifa "che ne costituisce parte integrante e sostanziale. Per i pazienti alla prima prescrizione il Piano terapeutico Aifa viene adottato trenta giorni dopo la data di pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Per i pazienti già in trattamento il Piano terapeutico Aifa dovrà essere redatto all'atto della prima visita specialistica utile". La prescrizione a carico del Ssn di questi medicinali - specifica la Determina - è limitata a pazienti con malattia di Alzheimer di grado lieve, moderato o severo individuati dai centri per i disturbi cognitivi e le demenze individuati dalla Regioni e dalle Province autonome, che hanno il compito di effettuare o confermare la diagnosi e di stabilire il grado di gravità in accordo con la scala MMSE (Mini mental status exam).

A promuovere l'aggiornamento della Nota sono state diverse società scientifiche nazionali coinvolte nelle tematiche delle demenze e dei disturbi cognitivi come Sindem, Sin, Aip, Sineg, Simg che in una nota stampa sottolineano che le modifiche non si limitano solo a un tema di rimborsabilità delle terapie ma introducono alcune novità. In particolare, "il monitoraggio delle terapie farmacologiche era legato a vecchi criteri di sicurezza (visite a 1, 3 e 6 mesi) che, dopo 20 anni di pratica clinica, sono stati modificati. La Nota 85 ora permette un monitoraggio meno rigido e più personalizzato alle esigenze del singolo paziente. La visita di controllo nei casi stabilizzati può essere distanziata anche a un anno, se il caso lo consente, e ciò permette da un lato una riduzione di visite inutili e dall'altro di lasciare liberi spazi per pazienti meno stabili e che necessitano di monitoraggio più stretto. Anche la durata della cura viene svincolata dai rigidi punteggi del MMSE, il test di valutazione cognitiva generale. Alla luce dei numerosi studi che indicano l'efficacia di questi farmaci anche in fasi molto iniziali e molto più gravi di quanto prima limitato dalla precedente nota il farmaco potrà essere prescritto sulla base del giudizio del medico e nell'ambito di una valutazione clinica complessiva. Da ultimo l'osservazione che i farmaci per malattia di Alzheimer (Memantina e inibitori Colinesterasi) si siano dimostrati più efficaci se dati in combinazione ha portato ad un'ulteriore modifica della nota che ora prevede la possibilità di effettuare la prescrizione combinata in politerapia di tali farmaci.
Non sei ancora iscritto?     REGISTRATI!   >>


chiudi