
mag142014
Associare bevacizumab alla chemioterapia prolunga la sopravvivenza delle pazienti con recidiva di carcinoma ovarico resistente al trattamento con platino, secondo i risultati di Aurelia, un trial multicentrico randomizzato di fase due coordinato da Eric...

gen92014
Una piccola molecola di RNA non codificante (microRNA), denominata miR-181a, svolge un ruolo cruciale nella metastatizzazione del tumore dell’ovaio e nello sviluppo della resistenza alla chemioterapia antineoplastica, e la sua espressione è inversamente...

set242013
A quasi due anni dall’approvazione europea sembra imminente, non oltre la fine dell’anno, la disponibilità sul mercato italiano di un trattamento per il tumore dell’ovaio. Si tratta di bevacizumab, uno dei primi farmaci biologici, che ottiene dall’Aifa...

mar192013
Il lavoro notturno aumenta le probabilità di cancro ovarico, a giudicare dai risultati di uno studio statunitense pubblicato su Occupational and environmental medicine

gen292013
La presenza di elevate concentrazioni sieriche del calcio ionizzato può essere un utile indicatore della presenza di carcinoma ovarico. Poiché il tumore alle ovaie è uno dei più aggressivi, anche per via del ritardo con il quale viene diagnosticato, l'identificazione...

dic182012
Un’analisi retrospettiva condotta all’Ospedale universitario Sant’Anna di Ferrara mostra che nelle pazienti più anziane il tumore dell’ovaio ha caratteristiche più sfavorevoli che necessitano di un trattamento specifico e multidisciplinare. L'analisi...

ott162012
Le donne non sono sufficientemente consapevoli di alcuni segnali subdoli che possono rivelare precocemente l’insorgenza di un tumore ginecologico, come il mal di schiena o lo stimolo frequente a urinare. L’allarme proviene dai risultati di uno studio...

apr132012
I livelli sierici di trombopoietina giocano un ruolo importante nella discriminazione preoperatoria tra patologie ovariche di natura benigna o maligna. È la tesi sostenuta da un'équipe di ricercatori della Scuola medica universitaria di Ege, a Izmir (Turchia)

apr102012
La terapia di mantenimento con olaparib ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con carcinoma ovarico recidivato sieroso, di alto grado e platino-sensibile, in uno studio - coordinato da Jonathan Ledermann...