Rolando Fiori
|
Non specificato |
giovedì 3 marzo 2011(UTC)
|
giovedì 14 gennaio 2021 14.38.20(UTC)
|
12 [0,03% di tutti i messaggi / 0,00 messaggi al giorno] |
289
(View Thanks)
|
9
|
6
|
View All Posts by User
Si, peccato che il contratto ospedaliero preveda 38 ore alla settimana quindi quelle eccedenti sono pagate come straordinari o diventano recupero ferie. Il MMG deve pagarsi invece il sostituto per andare in ferie. E non ha straordinari nè retribuiti nè portati in recupero ferie.
|
Gent.mo dottor Talamo,
fermo restando che ancora non si è ben compreso se il MMG era tenuto ad essere in prima linea contro il covid ed in particolare se era tenuto ad essere attivo sia sui pz covid che sui non covid (correggetemi se sono in errore ma mi sembra di ricordare che gli operatori sanitari destinati all'assistenza covid non potevano essere impiegati nell'assistenza non covid e viceversa) e fermo restando che in Lombardia sin da subito è stato assai arduo reperire i DPI (che non consistevano peraltro nelle sole mascherine ed in particolare erano necessarie le FFP2 o le FFP3 come ben saprai), mi preme farti notare che sempre in Lombardia la maggior parte dei Medici del lavoro (o almeno quelli della mia zona ma anche molti delle zone contigue, cosa certa visto che molti miei pazienti lavorano in province limitrofi e quindi ho avuto a che farci) non solo ha sospeso l'intera attività di visita per i dipendenti delle aziende (anche per coloro che secondo i vari decreti dovevano o potevano proseguire l'attività anche durante il lockdown) ma addirittura scaricavano sui MMG le valutazioni dei cosidetti pazienti fragili (consideriamo che sia il MMG che il Medico del lavoro dovrebbero aver presente le condizioni patologiche dei pazienti/dipendenti ma solo il Medico del lavoro conosce quale sia la situazione ambientale e lavorativa in loco del dipendente onde poter fare le opportune valutazioni in misura coerente ed adeguata) e si rifiutavano di certificare (probabilmente per non entrare in conflitto con le aziende committenti, questo era il sospetto palesato dagli stessi pazienti) lo stato di fragilità necessario per porre in astensione giustificata il lavoratore. Senza contare che in caso di sospetti contatti a rischio, i più si limitavano a fare valutazioni a distanza, senza sporcarsi le mani.
Caro dottor Talamo, mi auguro che dalle tue parti sia andata diversamente; dalle mie parti invece noi MMG siamo stati coloro su cui scaricare il barile anche da parte dei colleghi Medici del lavoro (non tutti ma in gran parte).
|
Vorrei capire chi tra i medici della zona rossa e gialla, ha anche il tempo di spedire mail o messaggi. Il sottoscritto no di sicuro, con tutto ciò che dobbiamo fare in questi giorni. non ci riuscirei (fatto salvo regalare anche l'esiguo tempo libero che mi resta) in condizioni normali, figuriamoci con quest'emergenza.
|
Considerato che dalla scadenza del precedente contratto l'inflazione (secondo dati ISTAT ) è del 9,5% (anzi sarebbe un poco di più se si calcolassero gli interessi composti), per mantenere inalterato il potere d'acquisto ci sarebbe dovuto essere un aumento pari a tale percentuale, ovvero 95 euro (lordi) ogni 1000 euro (lordi) di stipendio...invece si parla di 85 euro totali in media...quindi ci sarà chi ne prenderà (sempre lordi) di meno...gratificante lavorare per uno stato che oltre a rinnovare i contratti con ritardi abissali, impoverisce ogni volta il tuo potere d'acquisto.....
|
E' vero, i fatti contano più delle parole: in effetti nel 1992, quando è stata imposta la scelta ai colleghi che avevano un contratto di dipendenza ospedaliera di 28 ore settimanali e contemporaneamente (fino ad allora si poteva) la convenzione di medicina di base fino a 500 pz, quasi tutti hanno optato x il passaggio ad ospedaliero a tempo pieno. Certo ci saranno state anche motivazioni professionali ma suppongo pure di tutela (ferie e malattia pagate, tredicesima, TFR, le 150 ore annue retribuite per partecipazione a corsi, otto giorni lavorativi retribuiti x partecipazione congressi, nessuna spesa di gestione ambulatorio, telefono, segretaria, infermiere, etc., etc.) e garanzia dello stipendio fisso (chiedete ai colleghi che per qualche tipo di disavventura, professionale. di salute personale o dei propri cari, giudicati, a torto o a ragione non più degni di fiducia e che hanno visto ridurre il proprio numero di pz. se non hanno avuto anche un calo dello stipendio!). Per quanto riguarda le assicurazioni: se nulla è cambiato, mi risulta che gli ospedalieri sono tutelati, tranne in caso di colpa grave, dalle assicurazioni della struttura mentre il MMG deve pensare a tutelare sè stesso per qualsiasi tipo di colpa (e sei vai in giudizio e vieni assolto, comunque la spesa del legale che ti ha difeso è a carico tuo, per cui tutelarti anche con una polizza per le spese di assistenza legale a prescindere). Comunque, una soluzione al problema dei certificati sarebbe quella proposta da alcuni sindacati già da anni: autocertificazione del paziente x i primi 3 giorni (come sembra avvenga in altri Paesi) e, aggiungo io, reperibilità per la visita fiscale eventuale (per contrastare gli abusi) non a fasce orarie ma per tutto il giorno. Con pene adeguate ai trasgressori, fino al licenziamento in caso di recidive frequenti di irreperibilità ingiustificate.
|
Chissà se assisteremo all'ennesimo teatrino FIMMG in cui verranno dichiarati scioperi salvo poi revocarli pochi giorni prima "perchè è stato ripreso il dialogo" (peccato che poi questo "dialogo" porta solo all'ennesimo accordo favorevole per pochi - chi vuol intendere intenda - e sfavorevole per tutti gli altri)
|
Perfettamente d'accordo. Però sarebbe anche opportuno che quando il collega specialista in genetica reinvia il pazienta al MMG per la prescrizione di esami genetici, dovrebbe essere lui a firmare il consenso inormato laddove previsto e non il MMG, che in tal caso diventa un semplice trascrittore e non un prescrittore. Invece, come mi è capitato più volte, viene rinviato al MMG l'onere di assumersi responsabilità per prescrizioni non proprie. Per una questione di principio con una mia paziente mi sono rifiutato spiegando che il consenso informato dev'essere firmato, oltra che dal pz., dal collega che indica farmaci, esami o procedure diagnostico terapeutiche (io ho sempre firmato quando era compito mio!). Il collega ha risposto alla paziente, secondo quanto riferitomi da lei stessa, che non aveva tempo da perdere per la burocrazia (eh già, scarichiamola addosso ai MMG così ci si può lamentare che, non avendone più il tempo-fatto salvo sacrificare il poco rimasto libero per famiglia/riposo/interessi personali- non visitano i pazienti); l'impiegata di turno del CUP ha dichiarato che se il MMG voleva, poteva firmare lui (quando poi cerchi chi dichiara queste cose, non è mai stato nessuno; al CUP lavorano fantasmi?). Risultato: la paziente e la sua famiglia hanno cambiato MMG! Ora, non m'interessa perdere una manciata di pazienti, specialmente di questo tipo che dimostrano di aver più fiducia in un collega che vedono una volta sola o due nella vita o in un'impiegata piuttosto che nel medico che conoscono da anni e che si è sempre impegnato per cercare di dare una soluzione ai loro problemi (senza scadere nell servilismo però!). Tuttavia preferirei perdere i pazienti per mancanze mie che non per mancanze di terzi. Questo vale anche nei casi di prescrizione di farmaci off-label; non ho ancora visto uno specialista che, avendo prescritto ad alcuni miei pz. farmaci per uso off-label, essersi preso la briga di compilare e firmare insieme al pz. il consenso relativo. Anzi, quando ho rinviato a questi colleghi i miei pz. con una lettera d'accompagnamento che ricordando loro dovere di ottemperare a ciò, hanno sempre cambiato prescrizione, ricorrendo a farmaci con l'indicazione specifica. Vien da farsi qualche domanda o no? Scusate se sono andato un pò fuori tema però mi chiedo se vale la pena chiedere supporto allo specialista se questi ti scarica addosso anche compiti e rischi medico legali suoi.
|
Personalmente ho calcolato che uso la mia auto almeno per il 60%, se non il 70%, dei casi per lavoro. Solo il 30-40% dei km che macino settimanalmente è per uso personale. Se passa la riduzione della detrazione in essere, peraltro già inadeguata, si arriverà al paradosso che ci ritroveremo delle percentuali di detrazione praticamente all'opposto delle reali. Dato che non mi sembra (correggetemi se mi sbaglio) sia obbligatorio per i MMG possedere e/o utilizzare l'auto per l'attività, non ci resta che recarci a piedi ad eseguire le visite domiciliari. E se dovesse paventarsi una chiamata urgente (che risulterebbe perciò non esaudibile in tempi adeguati), dirottarla direttamente al 118.
Basta vampirismo signor governo, grazie!
|
Caro Lorenzo Bolomini, 3 sole osservazioni a quanto hai scritto: 1) a questo punto sarebbe meglio che il MMG venisse trasformato in dipendente con ferie pagate, malattia pagata, turni di riposo di recupero, straordinari pagati o trasformati (ma veramente, non per finta) in ore di recupero, tredicesima, liquidazione, assenze per corsi/congressi retribuite come previsto per i dipendenti pubblici, assicurazione per rischio professionale compresa nel contratto, nessuna spesa di gestione e quindi automobile, benzina, ambulatorio, computer, telefono e traffico relativo a carico completo dello stato. Naturalmente anche personale di segreteria a carico dello stato, idem per il personale infermieristico (almeno non dovrò più perdere tempo io per fissare gli appuntamenti, per fare medicazioni, misurare la PA e simili). Naturalmente ci deve essere, a spese dello stato, un presidio notturno (non che riceva quando sono di turno le chiamate di notte a disturbare la mia famiglia) dove dev'esserci anche la presenza di un infermiere (come nei PS) e auspicabilmente, di personale di vigilanza (la protezione vale anche per noi, cos come dovrebbe già essere attivata per l'attuale ex Guardia Medica!). Ovviamente con lo stesso stipendio e possibilità di carriera del collega ospedaliero. E magari, perchè no, per chi in possesso di specialità, possibilità, ottimizzando così anche questo servizio, di effettuare, nell'arco del proprio orario di lavoro, gli ambulatori specialistici. Chissà se in tal modo non ci si riesca, tra l'altro, oltre che a ridurre le liste di attesa, a farsi conoscere un pò di più da altri pazienti e non si riesca anche, naturalmente ove richiesto dal paziente, ad eseguire qualche prestazione professionale privata in più (ovviamente in intra moenia!). Questo perchè non è giusto che le condizioni contrattuali del MMG continuino a contenere gli aspetti negativi della dipendenza senza averne i benefici (compresa la sicurezza economica: pensa a quanti giovani MMG iniziano con pochi pazienti, spese tante, stipendio basso e obblighi contrattuali da osservare). Forse qualche massimalista guadagnerebbe qualcosina in meno (ma non è detto, visto il continuo aumento delle spese necessarie per far funzionare uno studio di MMG) però acquisirebbe più tempo libero per sè e la sua famiglia (altro che ricevere chiamate anche quando non sei di turno!). Quanto aumenterebbe però la spesa allo stato?
2) Comunque nessuno si sogni che se il paz. dovesse presentare anche il minimo sospetto di patologia importante, che io, per far risparmiare lo stato, lo sottoponga ad un rischio per la sua salute e sottoponga me stesso ad un rischio penale. Esempio: se mi arriva un paziente con precordialgia (sottolineo che in PS il pz viene sottoposto ad ECG, dosaggio enzimi, visita cardiologica, etc. etc. + monitoraggio), io che faccio, gli misuro la PA, lo visito e poi, nel caso non presentasse vistose alterazioni cliniche, lo mando a casa?
3) Comunque molti pazienti adesso intasano il PS per delle non urgenze perchè in tal modo, anche perdendo qualche ora di tempo, ottengono esami del sangue, visite specialistiche ed accertamenti strumentali gratis o, nell'ipotesi per loro peggiore, pagando un ticket ridottissimo. Se non si agisce in questo senso, puoi aprire ambulatori di MMG in ogni condominio ma il PS sarà sempre e comunque preso d'assalto. BIsogna agire in questo senso!
Grazie per l'attenzione, buon lavoro.
|
E' una vergogna e lo sarebbe anche nel caso le compagnie si rifiutassero di assicurare medici con alle spalle contenziosi di non lieve entità; il SSN e di conseguenza anche noi siamo (giustamente) obbligati a farci carico di pazienti difficili, a rischio ed impegnativi a prescindere da tutto, le compagnie invece possono rifiutare di assicurarci? mi sembra un' assurdità! Bisogna farsi valere!!!
|
|