se i dati di OMS sono corretti non ci si può basare sulle impressioni cliniche

In Toscana e in particolare in provincia di Arezzo sono almeno 7-8 anni che tali concetti sono stati messi in campo Senza che da parte dei direttori generali ci sia stata. Maggiore sensibilità nei confronti del problema. Dobbiamo smettere di fare proclami e iniziare a immettere risorse in questo progetto

Complimenti davvero alla rianimazione ma la cultura del corretto uso degli antibiotici deve partire dalla base dai medici di f di medicina generale dai reparti medici che sono spesso utilizzatori di antibiotici in eccesso e poi la cultura della igiene a cominciare dal lavaggio delle mani

finalmente emergono i dati reali :sottolineano l'importanza del Dipartimento di emergenza nel territorio e alla porta dell'ospedale: questo dovrebbe far riflettere i politici e i direttori generali (o sanitari ) sulla necessità di creare percorsi e tecnologie adeguate al trattamento di queste emergenze. I colleghi si devono battere affinché questo avvenga denunciando pubblicamente le carenze. Siamo stufi di veder addossati solo ai medici le responsabilità dei ritardi

io sarei cauto nel trarre conclusioni definitive pe run arco di tempo così breve.Oltretutto i dati andrebbero suddivisi per regione poichè la organizzazione della sanità in Italia non è identica dappertutto

dopo i dati del 2015 forse potremo dire qualcosa di certo sulla reale diminuzione e anche sulle motivazioni

sembra anche a me che queste siano notizie per calmare i medici che si sono affidati a Consulcesi. Ogni tanto ne appare una ma in sostanza non si è mosso niente. Speriamo di non aver buttao via soldi...........

ormai in molte parti di Italia gli infermieri lavorano in ambito 118 con autonomia sulla somministrazione dei framaci in base a protocolli: personalmnete ho autorizzato in passato questa pratica in alcune situazioni a pericolo di vita . occorre tuttavia che si pensi a livello politico di legiferare in materia altrimenti questa situaizone può sembrare una guerra tra medici ed infermieri. Lo stesso dicasi per il see and treat fatto in Toscana: Ci vorrebbe chiarezza maggiore nell'interesse delle profesioni mediche e infermieristiche e del cittadino utente