E’ solo un articolo pubblicitario e vi spiego perché.
È una consuetudine, basata su incompetenza e talvolta malafede, che qualsiasi farmaco che abbia l’effetto di rallentare i processi metabolici a carico di carboidrati e grassi venga propinato per dimagrire. Prima amfetamine, metformina, L-tiroxina, per citarne alcuni, oggi anche semaglutide (è un uso off-label ancora senza adeguata documentazione clinica).
L’obesità è una malattia multifattoriale cronica, spesso subclinica e latente per molti anni, quindi la genesi della patologia è molto variabile e spesso lunga. Curando il sintomo, senza curare la patologia che lo determina, non porta da nessuna parte.
L’obesità va prevenuta molto per tempo perché il tessuto adiposo non è solo un connettivo che ci fa stare caldi ma è anche un organo neuro immuno endocrino, che secerne importanti ormoni e sostanze metabolicamente attive ed essenziali per la sopravvivenza. Le cellule adipose sono componenti di un sistema che rappresenta il fulcro metabolico centrale per il controllo della nutrizione del nostro organismo.
Accertato che le cause dell'obesità sono tanto varie quanto le persone che colpisce e che nella sua forma più semplice si verifica quando qualcuno assume regolarmente più calorie del necessario, il miglior modo per combatterla è prevenirla.
Infatti, man mano che l’organo adiposo si altera metabolicamente nel tempo con l’obesità, va incontro a flogosi che altera profondamente il suo stato endocrino, cioè le proprietà biochimiche dei suoi ormoni, che cominciano o a non mandare, o a mandare in giro informazioni (segnalazioni) molecolari errate.
L'ereditarietà gioca un ruolo piuttosto minore di quanto molte persone potrebbero credere. Piuttosto che essere “la causa” dell'obesità, i geni sembrano collaborare all’aumento di peso interagendo non solo con i fattori di rischio metabolici (citochine pro-infiammatorie, resistenza leptinica, ecc...) ma principalmente con i fattori di rischio dell'ambiente, come diete malsane e stili di vita poco attivi. Purtroppo, una volta stabilizzatasi l'obesità diventa difficilmente curabile, ma è anche chiaro che stili di vita sani possono tranquillamente contrastare questi effetti, se genetici.
Pertanto, se non c’è alla base una malattia seria (spesso ormonale), l’obesità è una malattia sociale e culturale che va combattuta preventivamente ed a questi livelli, nelle scuole per i piccolini, dallo psicologo per i genitori, perché sono entrambi malati.
Ergo, è inutile parlare di farmaci anti-obesità, non ha senso scientifico, anche perché come al solito la medicina delle evidenze, rivolgendosi solo ai sintomi, non pensa mai ai molti e diversi meccanismi molecolari che generano quei sintomi. che purtroppo, essendo ancora molto mal conosciuti, non generano cure.
Vi faccio solo una semplice considerazione. Quelli di voi che intorno agli anni 70 (o anche prima) frequentavano le scuole italiane (elementari e/o superiori) si ricordano di avere avuto dei compagni obesi in classe?
Un saluto