Cara Primon,
La tua osservazione mi ha incuriosito e ho fatto qualche rapida ricerca. Sulla vit D c’è una vastissima letteratura ma spesso non mirata agli anziani. La carenza di vitamina D è definita come una concentrazione sierica di 25 (OH) D
I risultati di uno studio irlandese (2020) durato 4 anni su una popolazione di 24.302 campioni di pazienti presi da comunità 15.319; ambulatori 6.371; pazienti ricoverati 2.339; e residenti in case di cura 273 ha dimostrato che la carenza di vitamina D era più comune nei residenti in case di cura rispetto ai pazienti ricoverati o in quelli campionati in ambulatori o nella comunità (42% vs 37% vs 17% vs 13%; p n altro studio sempre recente mostra invece che gli anziani sono altrettanto efficienti nel mantenere adeguati livelli di 25 (OH) D, ma hanno bisogno di più vitamina D per produrre le concentrazioni più elevate di 25 (OH) D necessarie per superare l'iperparatiroidismo associato alla loro funzione renale in diminuzione.
Una review (2020) riporta che negli anziani, la salute di tutto il corpo dipende in gran parte da muscoli scheletrici sani, che controllano la stabilità del corpo, la locomozione e l'omeostasi metabolica. Il deterioramento strutturale/funzionale del muscolo scheletrico correlato all'età è associato a un rischio maggiore di gravi condizioni di comorbilità e di esiti peggiori. La senescenza del muscolo scheletrico e la disregolazione metabolica condividono meccanismi cellulari/intracellulari comuni, rappresentando potenzialmente obiettivi di intervento per preservare l'integrità muscolare. L'esercizio fisico può contrastare l'invecchiamento e i deficit metabolici, non solo nel mantenimento della massa tissutale, ma anche preservando la funzione secretoria dei tessuti. Infatti, il muscolo scheletrico è attualmente considerato un vero e proprio organo secretorio che controlla le funzioni degli organi distanti attraverso piccoli peptidi regolatori immunoattivi chiamati miochine. Nel complesso, l'esercizio e la vitamina D sono considerati strategie geroprotettive ottimali in considerazione dei loro effetti multi-target.
Ti allego l’url di questa review che mi sembra la più completa e la più interessante nella pratica clinica sul problema degli anziani.
https://www.mdpi.com/1422-0067/21/3/1010/htm
un saluto