Capisco la risposta provocatoria (rischio suicidiario) ma da medico psichiatra e cartegiver di una persona con diagnosi di Alzheimer giovanile a 53 anni, credo che la ricerca sui prodromi ,fattori di rischio ,genetica e quant' altro, è auspicabile che non cessino anche in considerazione della scarsità di risultati delle terapie fin qui proposte.
Michela Pullerà