Cara Rana
Il lavoro mi ha incuriosito e sono andato alla fonte. Ti do qualche dettaglio in più che mi ha colpito, il resto sta nel lavoro originale.
Trentaquattro uomini e donne di età compresa tra 60 e 75 anni con obesità ( [BMI] 30-40 kg/m 2) e sedentari sono stati randomizzati con una prescrizione dietetica a bassissimo contenuto di carboidrati (VLCD) contro una dieta LFD definita normale di riferimento, per 8 settimane. Non c'era alcuna differenza significativa nel BMI, massa grassa e massa magra tra i 2 gruppi.
In media, al gruppo VLCD sono state prescritte 2248 ± 218,1 Kcal/giorno e al gruppo LFD sono state prescritte 2137,5 ± 193,7 Kcal/giorno.
I partecipanti sono stati lasciati liberi nell’uso delle quantità di cibo e il dietista dello studio incoraggiava i partecipanti a consumare abbastanza calorie per soddisfare il peso mantenendo la prescrizione durante l'intervento. Alla fine il gruppo VLCD ha consumato meno calorie totali al giorno: 1114 ± 314 vs 1535 ± 395, rispetto al gruppo LFD.
Il gruppo VLCD ha consumato energia da una dieta di 25% proteine: 65% grassi: 10% da CHO. Il gruppo di controllo LFD ha consumato 36% di energia da CHO: 47% da proteine: 19% grassi.
Il VLCD è stato progettato per ridurre al minimo la risposta glicemica postprandiale fornendo ≤10% di energia da CHO, 25% di energia dalle proteine e ≥ 65% di energia dai grassi. I carboidrati erano a basso indice glicemico e includeva principalmente cibi integrali, come verdure a foglia verde, verdure non amidacee, alcuni frutti e cereali ricchi di fibre. Gli alimenti contenenti grassi includevano oli di oliva, cocco e noci; burro; noci e burro di noci; formaggio; crema; latte di cocco; e avocado. Sono stati inclusi diversi prodotti lattiero-caseari interi. I grassi saturi della carne rossa erano `limitati a meno del 10% dell'apporto calorico giornaliero. I pazienti hanno ottenuto la maggior parte del loro apporto di grassi da acidi grassi monoinsaturi (ad es. Olio d'oliva) e trigliceridi a catena media (ad es. Olio di cocco e panna); da noci e burro di noci; e dal pesce fresco.
LFD è stato consigliato di consumare la dieta standard a basso contenuto di grassi con molte proteine: 25 grassi: 20% di energia da CHO. Questa dieta enfatizzava il consumo di carni magre, latticini a basso contenuto di grassi, cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Il piano alimentare riduceva al minimo i cibi ad alto contenuto di grassi, gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo, gli amidi trasformati e gli zuccheri aggiunti e forniva meno di 2300 mg/giorno di sodio. I grassi saturi erano limitati a meno del 10% dell'energia totale e si consigliavano latticini a basso contenuto di grassi.
Il risultato finale è stato una differenza di peso di circa il 6% tra i due gruppi, ma alla fine pesavano tutti di meno.
1) La campionatura di 34 persone è irrisoria, possiamo considerarli risultati molto ma molto preliminari. In genere si utilizzano per questi scopi qualche migliaio di persone. 8 settimane è un tempo breve.
2) La dieta VLCD non è altro che una dieta mediterranea con meno carboidrati che ovviamente induce una scarsa risposta insulinica. Ho qualche dubbio sui tipi di grasso utilizzati, da noi si usa principalmente olio di oliva, ma questi sono americani e usano più oli diversi.
3) La dieta LFD mi sembra una dieta chetogenica. Infatti anche i controlli sono dimagriti.
4) Rispetto a quanto si fa in Italia non mi pare un buon risultato e poi, per quanto tempo puoi mantenere diete del genere, una ricca in grassi e l’altra ricca in proteine, senza avere a lungo andare altri tipi di problemi?
L’obesità è una malattia multifattoriale ancora poco nota; è una malattia complessa che è influenzata da una miscela di variabili genetiche, comportamentali e ambientali. È noto che l’introduzione di energia in eccessi tutti i giorni fa scattare i meccanismi metabolici dell’obesità, più che certi cibi in particolare. Molti individui normali diventano obesi per cattive abitudini che a lungo andare vanno a modificare l’epigenoma (l’insieme delle metilazioni dovute all’ambiente che controllano la regolazione del genoma) rendendo difficile un ritorno alla normalità. Alla fine si è spesso obesi andando avanti con gli anni e allora si aggiungono problemi connessi con l’invecchiamento. Nelle persone anziane, per il rallentamento delle cinetiche enzimatiche, i depositi di lipidi hanno bisogno di tempi di attività fisica 3 volte maggiori per essere eliminati, rispetto alla stessa quantità di lipidi eliminabile per es. a 40 anni. Una buona vecchiaia la si conquista molto per tempo, almeno a partire dai 40 anni, con stile di vita adeguato e dieta mediterranea. Dopo i 60 diventa importante la muscolatura, che è un organo endocrino. Bisogna combattere la sarcopenia aumentando volume e capacità contrattile della muscolatura (ginnastica e pesi), altrimenti la vita si accorcia inesorabilmente per i segnali endocrini catabolici inviati dal muscolo sarcopenico. Non è solo un problema di diete.
Un saluto