Caro Administrator,
mi spiace ma “Uno studio pubblicato recentemente senza peer-review su MedRxiv, ha dimostrato che la risposta anticorpale a Sars-CoV-2 diminuisce nel tempo” non andava posto in discussione, indipendentemente o meno dalla notorietà dell’istituzione e dalla vasta campionatura studiata. È un pre-print, non passato per il vaglio dei revisori, non passato al vaglio del mondo scientifico, che parla di risultati ancora mai accertati altrove da altri, quindi si tratta di informazioni, per lo meno in questo momento, non riscontrabili e poco attendibili. Oggi potrebbe confondere i giudizi professionali dei tanti che non sono immunologi, ma che apprendono dagli immunologi come comportarsi, compreso il sottoscritto. Fra un anno o due chissà. A sentire alcune aziende in gara spasmodica per produrre il vaccino, i loro test parlano di forte e duratura risposta anticorpale. Chi mente?
Quanto bene possiamo comprendere il mondo dipende dal fatto che gran parte della nostra conoscenza si basa su prove e argomentazioni fornite in gran parte da altri, pertanto devono essere quanto più corrette possibile. La crescente disinformazione rende difficile sapere di chi o di cosa fidarsi, anche nella scienza. I progressi della medicina, come anche buona parte delle attività professionali quotidiane, dipendono dal modo con cui assorbiamo e poi utilizziamo la nostra conoscenza. La conoscenza professionale dipende moltissimo dalla fiducia che diamo ai lavori scientifici (così come all’università la davamo al docente ed ai libri di testo) e alle osservazioni sperimentali in essi contenute.
Quindi la nostra conoscenza dipende dalla conoscenza degli altri. Comprendere argomenti al di fuori del campo ristretto delle nostre personali conoscenze richiede di condividere le conoscenze degli altri; ma per farlo dobbiamo avere fiducia che sia una conoscenza attendibile, altrimenti diamo la stura alla disinformazione: esattamente quello di cui si cibano, giornali, politici, televisione, parlamentari, talk show, governatori e quant’altro, ma di cui in questa epoca molto critica non abbiamo alcun bisogno.
Per la teoria delle onde gravitazionali ci sono voluti più di 40 anni di ricerca con enormi sofisticatissime macchine per dimostrare che Einstein aveva ragione. Aspettiamo almeno un paio d’anni e tanti, ma tanti vaccinati, prima di affermare con sicurezza che gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 diminuiscono rapidamente nel tempo. Meglio non incorrere più in un “virus clinicamente morto”, affermazione all’epoca essenzialmente corretta nel senso, ma che, interpretata male da chi si è fidato di essa, sta generando solo tante morti inutili.
Un saluto