Visto che non ci sono commenti, e poiché caffettiera con il filtro dalle mie parti significa caffettiera napoletana, antico strumento per fare il caffè filtrato, vi propongo un piccolo passo da “Questi Fantasmi!” di Eduardo De Filippo.
Parla Pasquale Loiacono (De Filippo) seduto fuori al balcone, con una piccola macchinetta da caffè napoletana (la Coccumella), una tazzina e un piattino, posti su di una piccola sedia. Mentre attende che il caffè “scenda” parla con il dirimpettaio prof. Santanna:
“A noialtri napoletani, toglierci questo poco di sfogo fuori al balcone… Io, per esempio, a tutto rinuncerei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E me la devo fare io stesso, con le mie mani. Questa è una macchinetta per quattro tazze, ma se ne possono ricavare pure sei, e se le tazze sono piccole pure otto per gli amici… il caffè costa cosi’ caro… (Ascolta, poi …) Mia moglie non mi onora, queste cose non le capisce. E’ molto più giovane di me, sapete, e la nuova generazione ha perduto queste abitudini che, secondo me, sotto un certo punto di vista sono la poesia della vita; perché, oltre a farvi occupare il tempo, vi danno pure una certa serenità di spirito.”
E’ un concentrato di 3000 anni di storia napoletana.
Un saluto