Di nuovo le cronache di questI giorni, tornano a parlare di malasanità, con riferimento al PS dell'ospedale campano di Loreto Mare, sito in Napoli. Dopo un incidente grave di moto, che ha coinvolto due giovani, il più grave, un politraumatizzato viene condotto d'urgenza ,in codice rosso,presso il suddetto ospedale. La situazione appare subito grave, prognosi riservata. Le analisi di laboratorio evidenziano una anemia con Hb di 7; occorre sangue. Dopo ripetute trasfusioni, la crasi ematica non subisce miglioramento. Che fare? Manca una diagnosi precisa per potere intervenire, quale è la diagnosi, da dove perde sangue il politraumatizzato, un giovane di 23 anni? Si decide per una angiotac e per questo occorre trasferire il pz presso altro ospedale napoletano attrezzato. Le cose andrebbero fatte con prontezza ed urgenza, non per questo si chiama PRONTO SOCCORSO, ALTRIMENTI LO AVREBBERO CHIAMATO SOCCORSO RITARDATO. Accadono le cose di sempre, che ognuno di noi, che ha fatto pronto soccorso,conosce alla perfezione,IO LE CONOSCO PELO. L'equipaggio dell'ambulanza che dovrebbe trasferire il pz non si riesce a comporre. L'infermiere non vuole andare(immagino la solita menata" io non posso assentarmi dal reparto e non sono addetta/o all'ambulanza"), il rianimatore che dovrebbe accompagnare il pz non può lasciare il reparto e magari abbandonare altri pz, l'autista per fortuna...c'è. E così si perde tempo prezioso ed intanto le condizioni del paziente peggiorano. Alla fine ,la cronaca ci dice dopo 4 ore di lite e discussioni, si riesce a partire e trasferire il povero giovane a fare l'angiotac, che tra l'altro non evidenzia arterie che perdono sangue. Alla fine il pz muore. (NON SARA' MICA STATA UNA ROTTURA DI MILZA?). La cosa che a me appare strana è che sia stato il responsabile del PS a chiedere che sia fatta luce sull'accaduto, come se l'organizzazione dello stesso non dipendesse da lui ,quasi fosse avulso dai fatti accaduti ed ogni medico che vi prestasse la sua opera ,un mondo a sé stante. E' la solita storia, quando si contano i morti, allora ci si rende conto che qualcosa non funziona. E cosa non funziona?
1) carenza di personale medico ed infermieristico per mancanza di fodi(soldi) .C'est l'argent qui fait la guerre!
2) personale uso ed aduso alla disobbedienza perché hanno dalla loro parte protezione politica e sindacale, direttori e responsabili di reparto senza più alcuna autorità,né sulpersonale né nel denunciare carenze e mancanza di mezzi.E chi ti sente, Gesù Bambino?
2) se per caso usi il pugno duro con i riottosi ed i lavativi vieni subito tacciato di fascismo ,quando non ti bucano le ruote della tua macchina.
3) insomma è un caos generale,specie da quando la sanità è nelle mani dei politici che fanno e disfanno a loro piacimento,a volte sponsorizzando assunzioni che più gli aggradano ,non per meriti ma per simpatie caudatarie.
4) spesso al PS vengono impiegati medici con poca esperienza nelle urgenze, i migliori preferiscono stare nei reparti,dove puoi farti un nome o fare visite private. Eppure il PS andrebbe gestito nel migiore dei modi, in quanto rappresenta il biglietto da visita dell'ospedale.
PS. Ricordo un mio intervento, forse il migliore per tempistica ed intuito clinico.(E' come un calciatore che rammenta il suo goal più bello). Una donna fu portata al PS, dove io ero di turno in solitaria. Era gravida all'8mese.Trasferita da altro ospedale ,dove era ricoverata in ostetricia e mostrava segni di aggravamento ingravescenti. La sorella caposala in altro reparto in quell'ospedale la portò per un estremo tentativo da noi.
La visitai e feci diagnosi di "addome acuto" e la mandai in chirurgia. Dopo qualche minuto fui raggiunto dall'aiuto chirurgo e dal primario ostetrico:"Santilli, non hai visto che la pz è gravida all'8mese? Ora cambia la diagnosi e mandala in ostetricia. Io che ero ferrato in regolamneti e leggi ospedaliere(le studiavo ogni giorno,ritenendole più utili di un manuale di medicina)replicai:"sul ricovero, come dice la legge,decide il medico di guardia. Se voi lo ritenete opportuno, fate consulenza tra voi e la trasferite. Sia chiaro, sulla stessa cartella da me firmata, con annesso ricovero in chirurgia. I due non sapevano più cosa fare. Poco dopo chiamai il chirurgo e dissi con tutta sicurezza: "quella la devi operare , è da qualche girono che sta in ostetricia in altro ospedale, ma le sue condizioni peggiorano sempre più. Per me ha un problema addominale. Avevo avuto grandi maestri in semeiotica, dove avevo fatto l'interno per un anno. Fui ascoltato.COME ANDO' A FINIRE? LA PZ FU OPERATA. AVEVA UN BRIGLIA, ESITO DI UNA OPERAZIONE DI APPENDICECTOMIA,CHE LE AVEVA STROZZATO UN'ANSA INTESTINALE . LE FU AMPUTATO UN TRATTO DI TENUE CHE ERA ANDATO IN NECROSI. SE NON FOSSE STATA OPERATA D'URGENZA, IL GIORNO DOPO SAREBBE ANDATA IN SHOCK IRREVERSIBILE. IL MERITO COMUNQUE FU DEL CHIRURGO. IO NON ANDAI A PARLARE CON LA SORELLA E MAGARI POI CON LEI, PER DIRLE COME ERANO ANDATE LE COSE.
ALTRO CHE LINEE GUIDA. LE LINEE GUIDA SONO SOLO LA FORMAZIONE CHE NOI RICEVIAMO DURANTE GLI STUDI UNIVERSITARI E LA FORMAZIONE NELLE CLINICHE O NEGLI OSPEDALI.
(SCUSATE, NON E' PER VANAGLORIA,MA RICORDO SEMPRE CON ORGOGLIO QUELL'EPISODIO- E QUESTO PER DIRE CHE SE NON FAI LA DIAGNOSI ED AGISCI CON SICUREZZA E TEMPESTIVITA',SPESSO A RIMETTERCI LE PENNE E' IL PZ. COME QUEL POVERO GIOVANE. IN MANCANZA DELLA DIAGNOSI NULLA SI E' POTUTO FARE. (COSA DICONO LE LINEE GUIDA?)