Inutile dire che le malattie croniche infiammatorie sub-cliniche come l'obesità , il diabete di tipo 2 o le malattie cardiovascolari, quando si manifestano clinicamente, non possono essere trattate con la sola dieta. Certamente la dieta mediterranea o, anche, le restrizioni caloriche, fanno bene, ma non basta. Senza entrare nel merito delle altre cose da fare (farmaci e attività fisica), bisogna però mettersi d’accordo sul significato che dieta mediterranea ha sulla gente e, principalmente, sulle mamme.
Premesso che la dieta mediterranea ci aiuta a mantenere il peso, e molto meno a dimagrire, e può avere un significato preventivo tra i più giovani, dobbiamo capire quali interpretazioni si possono dare a “dieta mediterranea”. In genere, consiste in piccole quantità di carne rossa, quantità da basse a moderate di pesce, pollame e grandi quantità di frutta, verdura, cereali integrali e... olio d'oliva illimitato come fonte di acidi grassi monoinsaturi".
Questo è chiaro ai medici. Molto meno ai pazienti. Purtroppo, la dieta occidentale include spesso cibi altamente trasformati e ultraprocessati. Tutti andiamo al supermercato per fare la spesa, senza quasi mai guardare l’etichetta composizionale e le dichiarazioni energetiche del prodotto. Vediamo una bellissima preparazione di Zuppa di cipolle, fatta di sole cipolle. Che male potrà mai farci? Se guardate nelle dichiarazioni energetiche dove dice Carboidrati, scoprirete che un rigo sotto, dice anche, zuccheri 30 gr per porzione. Hanno aggiunto zucchero (zucchero = saccarosio = sciroppo di mais = sciroppo di glucosio, etc.) solo per rendere meno acido e più piacevole il sapore. Lo stesso accade per i pelati. Mediamente ci sono 4 gr di zucchero (saccarosio) in ogni scatoletta, sempre per rendere meno asprigno il sapore del pomodoro. E così via.
Se agli zuccheri vari, che si aggiungono nei cibi industriali, usiamo olio di oliva in quantità (perché fa bene) abbiamo una dieta ipercalorica (senza voler prendere in considerazione le abbondanti porzioni che mangiamo).
Nella buona zuppa di cipolla della nonna lo zucchero non c’era, così come nelle famose bottiglie dei pelati (c’era l’acido salicilico come conservante, se ricordo bene). La nonna faceva solo cuocere a lungo la zuppa, cosa che l’industria non può permetterselo, perché aumenta i costi di produzione.
Usare una dieta mediterranea con prodotti industriali non si traduce automaticamente in perdita di peso o mantenimento del peso. Se l'unico elemento evidenziato nei social media o per TV sulla dieta mediterranea è che puoi mangiare molto olio d'oliva e cereali integrali per dimagrire, potrebbe essere un messaggio sbagliato alla gente.
Per cui, con molta pazienza, il medico deve spiegare al paziente come si legge l’etichetta della composizione e quella energetica, cosa significano i termini, e che, alla fine, è solo un problema di quantità di energia introdotta.
In un mondo ideale, potremmo eliminare tutti i prodotti industriali e andare a casa della nonna per gustare zuppe di tutti i tipi, ma, purtroppo, non è così. Quello che però possiamo fare è avere a disposizione cibi sani (parte dal mercatino di frutta e verdura, parte dal supermercato (guardando l’etichetta) ed evitando gli alimenti trasformati ed ultra-lavorati contenenti zuccheri vari, grassi saturi vari e farine raffinate.
I miracoli non esistono. Prima incominciamo ad educare i ragazzini, meglio sarà per tutti, da adulti.
Un saluto