feb212012
Si è da poco concluso - ed i risultati sono stati recentemente pubblicati su Lancet - un ponderoso trial clinico che ha messo a confronto l’abituale trattamento dell’embolia polmonare (enoxaparina seguita da warfarin) con uno schema terapeutico innovativo...

feb72012
Un’analisi di Carl Heneghan e dei suoi colleghi del Department of primary care health sciences di Oxford (UK) mostra che l’auto-valutazione e auto-gestione del trattamento con anticoagulanti orali costituiscono un’opzione sicura per pazienti di qualunque...

gen252012
Partendo dai dati di 4 registri danesi, è stato recentemente condotto uno studio di coorte con l’obiettivo di determinare il rischio di tromboembolismo venoso (TEV) in rapporto all’uso di contraccettivi orali (OC) in funzione del tipo di progestinico...

gen252012
Dopo quanto recentemente riportato da Lederle et al. (Venous Thromboembolism Prophylaxis in Hospitalized Medical Patients and Those With Stroke: A Background Review for an American College of Physicians Clinical Practice Guideline, Ann Intern Med November...

gen202012
L'uso dei farmaci antitumorali diretti contro il recettore del fattore di crescita epidermico (anti-Egfr), siano essi anticorpi monoclonali o inibitori della tirosinchinasi, risulta associato a un aumento significativo del rischio di eventi tromboembolici...

gen172012
Il riscontro di un notevole aumento del rischio di tromboembolismo venoso (Tev) per 3 settimane dopo il parto e di un rischio maggiore precedente al parto confinato al 3° trimestre dovrebbe indurre a modificare le attuali raccomandazioni relative alla...

gen102012
Le infezioni rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di tromboembolismo venoso (Tev). È la conclusione di uno studio caso-controllo di popolazione effettuato nella Danimarca settentrionale da Morten Schmidt , dell'ospedale universitario...

dic192011
L'automonitoraggio della terapia anticoagulante orale è superiore ai controlli effettuati in clinica. Lo dimostra la metanalisi di 11 trial randomizzati (per un totale di 6.417 partecipanti e 12.800 anni-persona di follow-up) effettuata da Carl Heneghan...

dic72011
I pazienti ricoverati per malattie autoimmuni spesso hanno un alto rischio di embolia polmonare nell'anno successivo all'ammissione. Tale rischio decresce gradualmente nel tempo, ma persiste ancora a 10 anni di distanza. Questo tipo di disturbo sembra...

dic52011
La maggior parte delle patologie cardiopolmonari condivide almeno un sintomo con l'embolia polmonare: dispnea, dolore toracico, svenimenti o palpitazioni. La diagnosi differenziale nel paziente con sintomi aspecifici cardiopolmonari rappresenta pertanto...