feb102012
Per la prima volta è stato dimostrato il diverso valore prognostico di due differenti tipi di cellule-T infiltranti il tumore polmonare non a piccole cellule (Nsclc). Mentre un alto numero di linfociti-T stromali (cioè localizzati all'interno del tessuto...

feb102012
Per evitare complicazioni giudiziarie, negli Usa un medico su dieci (11%) decide di omettere alcune informazioni ai suoi pazienti e più della metà (55%) preferisce fornire una versione più “addolcita” della realtà. È quanto emerge da un sondaggio, svolto...

feb32012
I pazienti colpiti da infarto con elevazione del tratto St (Stemi) non doloroso risultano associati ad outcome peggiori rispetto ai soggetti che sono stati colpiti da uno Stemi doloroso. Si ritiene che la diagnosi tardiva determini un contributo significativo...

gen182012
Nei soggetti con scompenso cardiaco (Hf), l'eziologia di un ictus è influenzata dalla presenza di una fibrillazione atriale (Fa) e dalle cause sottostanti all'aritmia. L'outcome precoce e tardivo dell'ictus è invece associato alla gravità di Hf ma...

gen162012
Un elevato livello delle gamma-glutamiltransferasi (gamma-Gt) nei pazienti con infarto miocardico con elevazione del tratto St (Stemi) al momento del ricovero per intervento coronarico percutaneo (Pci) primario riveste un valore prognostico negativo;...

gen162012
Nei pazienti con scompenso cardiaco di grado lieve-moderato in trattamento ottimale, la presenza di alti livelli sierici di Ca 125 rappresenta un efficace fattore prognostico a lungo termine, in grado di prevedere eventi cardiovascolari e ospedalizzazioni...


gen112012
La cardiopatia ischemica (CHD) - come è noto - è una malattia assai frequente nei soggetti anziani ed è associata ad un peggioramento della qualità di vita e ad elevata mortalità. Nei pazienti anziani con CHD molto spesso si riscontrano più malattie croniche associate (nel 79% degli uomini e nel 69% delle donne), con conseguente peggioramento della prognosi (sia in termini di mortalità che di ospedalizzazioni) e con più elevato consumo di risorse sanitarie. In queste situazioni cliniche il peggioramento dell’outcome può essere determinato dalla presenza di complesse interazioni fisiopatologiche tra le differenti patologie associate e dalla difficile gestione e coordinamento delle terapie farmacologiche necessarie. Ciò significa che il processo di ‘decision-making’ diagnostico-terapeutico risulta difficoltoso in termini di scelta delle priorità cliniche da trattare e di armonizzazione dell’approccio terapeutico.


dic192011
Nei pazienti sintomatici con un punteggio Cac (calcificazione coronarica) pari a 0 che vengono avviati all'esecuzione di un'angioTc, è possibile riscontrare una coronaropatia ostruttiva associata a un aumento di eventi cardiovascolari. Dunque lo score...

dic52011
La maggior parte delle patologie cardiopolmonari condivide almeno un sintomo con l'embolia polmonare: dispnea, dolore toracico, svenimenti o palpitazioni. La diagnosi differenziale nel paziente con sintomi aspecifici cardiopolmonari rappresenta pertanto...

dic22011
Alla ricerca di strumenti per diagnosticare in modo sicuro, affidabile e non invasivo l’Alzheimer, due studi prendono in esame un innovativo tipo di risonanza magnetica, l'Arterial spin labeling, che permette di rilevare flusso sanguigno cerebrale, con costi molto inferiori alla Fdg-Pet